Evergreen, il design sostenibile e bello

Una diapositiva di The Cloud, il progetto dello studio carlorattiassociati per le Olimpiadi di Londra 2012, chiamato EVERGREEN.

Immaginate di osservare i tetti di Londra da una nuvola di bolle trasparenti, sospese a un’altezza da capogiro sopra due torri in maglia metallica e rivestite di pixel digitali che ricevono informazioni da ogni parte del mondo. Immaginate, soprattutto, che queste bolle siano in grado di autoalimentarsi, trasformando in energia il passaggio di chi le percorre a piedi o in bicicletta.

evergreen cloud design sostenibile
Immagine della struttura interna alle torri su cui è stato installato The Cloud. ©www.muenchenarchitektur.com ©www.muenchenarchitektur.com

Non è un fotogramma di un film di fantascienza, ma una diapositiva di The Cloud, il progetto dello studio Carlo Ratti Associati per le Olimpiadi di Londra 2012 indicato come prossima frontiera del design sostenibile durante Evergreen, l’evento FuoriSalone con cui Ventiquattro Magazine ha festeggiato il suo numero speciale a Impatto Zero®. Insieme all’architetto Carlo Ratti, ne sono stati protagonisti il designer catalano Martì Guixé e Paola Antonelli, curatrice del dipartimento di Architettura e Design del MoMA di New York.

“La parola sostenibilità è diventata fin troppo diffusa al Salone del Mobile”, ha osservato Fernanda Roggero, responsabile di Ventiquattro e moderatrice dell’incontro. “Una diffusione in sé positiva, ma che purtroppo spesso nasconde solo astute operazioni di marketing“. Alla diffidenza verso gli slogan gridati, Paola Antonelli unisce quella verso un’estetica povera ma falsamente ecologica: “Il design ha il compito di educare il pubblico a coniugare il buon senso con la bellezza”, spiega.

cloud progetto sostenibile olimpiadi londra
Il progetto The Cloud è esemplare per la sua bellezza e funzionalità. ©www.archilovers.com

Il design sostenibile rende gli oggetti evergreen

Secondo Paola Antonelli, “oggi la forma più convincente di sostenibilità è quella degli oggetti immateriali, cioè dei codici e dei documenti digitali. L’esempio migliore mi sembra la chiocciola della posta elettronica, inserita recentemente dal MoMA nella sua collezione di design benché non sia un oggetto fisico e rimanga proprietà di tutti: in disuso come a commerciale già sulle macchine da scrivere dell’Ottocento e poi sui primi computer, è rinata nel 1971 grazie all’inventore dell’e-mail, l’ingegnere Ray Tomlinson, che l’ha riciclata come legatura del codice di indirizzo nel sistema di posta elettronica permettendo di mantenere le tastiere degli apparecchi già esistenti, quindi senza sprechi”.

Un design realmente attento alle tematiche ambientali è, infatti, quello che riutilizza oggetti già esistenti per crearne di nuovi, allo stesso modo, riciclabili. Trasformando qualsiasi oggetto in evergreen, senza rinunciare a quella bellezza formale che non deve mai mancare.

 

Immagine di copertina: primo piano dell’installazione The Cloud a Londra. ©www.carloratti.com

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
La visione dell’architettura del futuro secondo Arturo Vittori, ideatore di Warka Water

L’innovazione e la sostenibilità sono i cardini della filosofia dello studio Architecture and vision di Arturo Vittori. Classe 1971, Vittori è architetto, designer e artista, amministratore delegato della non profit Warka Water e fondatore del marchio etico di moda Culture à porter. Viene da esperienze internazionali con architetti come Santiago Calatrava, Jean Nouvel, lo studio Future Systems. Tra i suoi