Si chiamava Saly, aveva cinque anni. Nello scatto vincitore del World press photo 2024, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo, non si vede un centimetro del suo corpo senza vita. E non si vede nemmeno il volto della zia, Ines Abu Maamar, che lo stringe forte a sé. Mohammad Salem, fotografo dell’agenzia Reuters,
Fahrenheit 9/11
Michael Moore cerca prova a svelare i perché dell’attentato alle Torri gemelle, le bugie dell’amministrazione Bush i veri motivi della guerra in Afghanistan.
Il regista cataloga, documenta, riporta fatti ed episodi che
mettono in luce come all’origine della guerra in Afghanistan e in
Iraq, prima dell’attentato alle Twin Towers dell’11 settembre, vi
sarebbero stati motivi legati al petrolio; come la famiglia reale
saudita e i Bin Laden avrebbero avuto interessi economici con il
Presidente degli Stati Uniti e come non vi sia stato alcun
tentativo di evitare loro di lasciare il Paese all’indomani
dell’attentato.
Ma la scena più drammatica, carica di fortissima tensione
perché mista di incredulità e ridicolo, è
quella che ritrae George W. Bush, alla notizia dell’attacco alle
Torri Gemelle: intento a leggere un racconto, in una classe
elementare, alla comunicazione del primo attacco e, poco dopo, a
quella del secondo, il Presidente come risposta, avrebbe continuato
a leggere, il volto vuoto, inespressivo. Un volto sul quale Michael
Moore indugia durante tutto il film, mentre ritrae il Presidente
nei tanti momenti in cui va a caccia, a pesca, gioca a golf, un
volto che contrasta con quello disperato di una madre che ha perso
il proprio figlio, con quelli impauriti di molti soldati americani,
con quelli sfigurati dei feriti.
Si esce dalla sala indignati dopo aver visto Fahrenheit 9/11, ma
meglio indignati che all’oscuro.
Laura Vascellari
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Europa ha varato il nuovo Patto migrazione e asilo: solidarietà solo volontaria tra Paesi, migranti trattenuti alle frontiere esterne dell’Unione.
Il Bundestag ha depenalizzato la cannabis a scopo ricreativo, ponendo Berlino fra le capitali con le leggi più “rilassate” di tutta l’Unione europea. L’Italia resta in fondo, smarrita in un dibattito ideologico.
La procura spagnola ha chiesto due anni e mezzo per Rubiales per abuso sessuale e per aver provato a fare pressioni sulla calciatrice.
All’1:30 circa (ora locale) del 26 marzo, una nave mercantile ha urtato il ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendolo crollare.
Oltre 300 milioni di persone hanno accolto il Nawruz, il Capodanno persiano che celebra la primavera con balli, canti, cibo e riti spettacolari.
Per la prima volta il World happiness report scorpora i risultati per età. Svelando come, negli Stati Uniti e non solo, i giovani siano sempre meno felici.
Era scontato, ora è anche ufficiale. La corsa alla Casa Bianca sarà un remake del 2020. Biden contro Trump è una storia che si rinnova e continua a spaccare l’elettorato, nonostante i dubbi sull’età dei leader.
Per i prossimi 30 giorni, i musulmani che osservano il Ramadan digiuneranno dall’alba al tramonto. Ma l’attenzione dei fedeli sarà su Gaza.