Formula E, rombano (troppo silenziosi) i motori del secondo gran premio in Malesia

Sono già trascorsi oltre due mesi dallo “storico” 13 settembre. Storico perché quella data rimarrà negli annali della storia automobilistica come l’inizio della Formula E, primo campionato mondiale per monoposto elettriche. Il primo E-Prix di Pechino aveva regalato fin troppe emozioni, con la rocambolesca vittoria del brasiliano Di Grassi (Audi Sport ABT) in seguito allo

Sono già trascorsi oltre due mesi dallo “storico” 13 settembre. Storico perché quella data rimarrà negli annali della storia automobilistica come l’inizio della Formula E, primo campionato mondiale per monoposto elettriche. Il primo E-Prix di Pechino aveva regalato fin troppe emozioni, con la rocambolesca vittoria del brasiliano Di Grassi (Audi Sport ABT) in seguito allo spettacolare speronamento all’ultimo giro tra Prost e Heidfeld.

 

Oggi s’è svolta la seconda gara. Sébastien Buemi (E.Dams) ha finito con un ottimo terzo posto la gara di Formula E a Putrajaya, a 30 chilometri dalla capitale della Malesia Kuala Lumpur. Davanti al pilota svizzero, l’inglese Sam Bird (Virgin) e il brasliano Lucas di Grassi (Abt).

 

La Formula E sarà pure un piccolo passo per le auto da corsa ma è un grande passo per la mobilità del futuro, quando l’umanità deciderà di aver inquinato abbastanza con i combustibili fossili. Il primo Gran Premio di Pechino se lo era aggiudicato il brasiliano Lucas Di Grassi ma solo perché i primi due piloti sono stati protagonisti di un incidente all’ultima curva. Ad avere la peggio è stata la Venturi, scuderia fondata dall’attore Leonardo Di Caprio, senza ripercussioni sul pilota Nick Heidfeld che è uscito illeso dalla carambola.

 

Dieci case automobilistiche e alcuni volti noti a chi segue la Formula Uno, tra cui figli e nipoti d’arte: oltre ai due già citati abbiamo Sébastien Buemi, Franck Montagny, Charles Pic, Nelson Piquet Jr (figlio di Nelson), Nicolas Prost (figlio di Alain), Takuma Sato e Bruno Senna (nipote di Ayrton). Anche due donne, di cui una italiana, si confronteranno con i colleghi e con la sfida della Formula E.

 

C’è un po’ di Italia nella formula 1 elettrica. Michela Cerruti affiancherà Jarno Trulli alla TrulliGP, subentrata alla precedente scuderia, la Drayson, che rimane a supporto e come sponsor. Una società di Parma ha invece realizzato i telai a carbonio delle auto.

 

I bolidi elettrici non possono superare i cinque metri di lunghezza e gli 888 kg compreso il pilota. Accelerano da 0 a 100 km/h in tre secondi e una velocità massima di 225 km/h. La potenza, limitata in base alle fasi della gara, raggiunge un massimo di 200 Kw, circa 270 cavalli se paragonata a un’auto a combustibile. Due per pilota, quattro per ognuna delle 10 scuderie, dovranno essere sostituite durante la gara per avere immediatamente la batteria carica. Una soluzione sperimentale potrebbe cambiare in futuro questa regola: un sistema a induzione potrebbe addirittura essere installato nel percorso in modo da ricaricare le macchine durante la corsa. Nel frattempo, con un occhio alla sostenibilità, le Formula E sono ricaricate da generatori che utilizzano la glicerina, un sottoprodotto non utilizzato della produzione del biodiesel che si può ricavare anche dalle alghe marine.

 

Nella stessa giornata si svolgono le prove, le qualifiche e la gara. Il pilota che realizza la poleposition sarà premiato con tre punti, quello che realizza il giro più veloce in gara ne otterrà due, mentre otterranno punti anche le prime dieci secondo l’ordine di arrivo (a chi vince 25 punti). Altra novità è la possibilità dei fan dei piloti di votare i tre che avranno diritto, durante ogni gara, a un potenziamento dei “cavalli elettrici” per cinque secondi (da 150 kw a 180). Un piccolo aiuto che in certe occasioni può risultare decisivo! Per la prima edizione sono 10 circuiti, tra cui quello famoso di Montecarlo, con percorso ridotto rispetto a quello di Formula 1. Inizialmente doveva esserci anche Roma ma è saltato l’accordo.

 

Jarno Trulli e Michela Cerruti, compagni di squadra nel team creato dallo stesso ex pilota di Formula 1, saranno i rappresentanti della Formula E al Motor Show di Bologna, fin dalla cerimonia di apertura alla quale sarà presente proprio Trulli, che poi indosserà tuta e guanti per scendere in pista, adibita nell’Area 48 di BolognaFiere, e mostrare tramite uno show run le potenzialità della monoposto elettrica Spark-Renault SRT_01E. Il giorno dopo sarà, invece, la volta di Michela Cerruti, che sempre nell’Area 48, scenderà in pista per una seconda esibizione.

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