
NeN, venditore di energia pulita, condivide con LifeGate la battaglia per le rinnovabili. Per il gas ha scelto di aderire al progetto Impatto Zero®.
Un migliaio di chilometri ricoperti di pannelli che produrranno energia elettrica per milioni di francesi. Ma i costi potrebbero essere insostenibili.
L’annuncio è di pochi giorni fa ed è stata la stessa Ségolène Royal, ministro dell’ecologia e dell’energia, a riferirlo: il Governo intende ricoprire 1000 chilometri di strade con pannelli fotovoltaici nei prossimi cinque anni, per fornire energia elettrica a milioni di francesi.
Secondo il sito ufficiale della ditta Colas, azienda produttrice della tecnologia, 1 chilometro di strada “solarizzata” sarebbe in grado di produrre l’elettricità necessaria per garantire l’illuminazione pubblica di una cittadina di 5000 abitanti, mentre una volta completato, il progetto potrebbe coprire la domanda di elettricità dell’8 per cento dei francesi.
La tecnologia prevede di applicare dei sottili pannelli di silicio policristallino di circa 7 millimetri di spessore al manto stradale esistente. La strada solare, o meglio la Wattway (letteralmente “strada di watt”) sarà resistente ai mezzi pesanti e in grado di mantenere la trazione, anche in caso di pioggia. L’azienda, che ha sviluppato il prodotto per circa cinque anni e l’ha sperimentato in due cittadine francesi, ha presentato il sistema lo scorso ottobre. Il progetto ricorda molto la prima strada solare costruita in Olanda lo scorso anno, la Solar Road, che in circa tre mesi di operatività ha prodotto 3 mila kWh di energia elettrica.
Non tutti sono favorevoli a progetti del tipo. Secondo Craig Morris, autore del libro “German Energy Transition”, si tratta di un’idea che non sta in piedi, perché estremamente costosa in termini economici e poco produttiva in termini energetici. Infatti, prendendo ad esempio il prototipo olandese, per 70 metri di pista ciclabile si sono spesi più di 3 milioni di euro (quasi 43 mila euro al metro, contro i 30 per una pista ciclabile normale, fonte Fiab), per produrre energia elettrica per – solamente – 3 case. Una spesa, senza contare quelle di manutenzione, eccessiva per un progetto definito dallo stesso autore “inutile”.
Secondo il ministro Royal, i fondi per implementare le infrastrutture francesi (tra cui anche le strade solari), potrebbero venire da un aumento delle accise sui carburanti, che porterebbe alle casse dello Stato introiti pari a circa 300 milioni di euro, sufficienti per portare avanti il progetto.
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