L’obiettivo dell’hotel Populus è compensare le emissioni di CO2 del 500 per cento attraverso operazioni eco-friendly. Ma è davvero così green?
Friland, i mini alloggi nomadi per un turismo sostenibile
Le piccole case su ruote di Friland sono un’alternativa green agli alberghi tradizionali: non consumano il suolo, sono sostenibili e reversibili.
Le vacanze estive si avvicinano e, nonostante l’aura di incertezza, c’è già chi sta cominciando a raccogliere le idee per capire come e dove trascorrerle. Sembra evidente che anche quest’anno si preferirà rimanere entro i confini nazionali ed esplorare i nostri territori. A proporre un modello diverso di turismo, per dare la possibilità alle persone di prendersi una pausa dalle proprie abitudini al di fuori delle rotte tradizionali c’è Friland, una startup nata nel 2019 con sede a Gemona del Friuli, che promuove una hospitality all’insegna di ecoturismo, benessere ed economia circolare.
Le mini case di Friland
Sono delle vere e proprie mini case di circa 12 metri quadri l’una, che possono ospitare due persone. Ma c’è di più: sono su ruote, completamente autosufficienti, non consumano il suolo e sono totalmente sostenibili. Gli alloggi di Friland sono un’alternativa ai classici alberghi tradizionali e offrono un’esperienza immersiva in alcuni luoghi naturali del Friuli. Funziona così: queste piccole unità abitative, grazie alla loro natura nomade, vengono posizionate per un periodo di tempo che va dai due ai quattro mesi in alcune località affittate immerse nella natura, poi vengono spostate verso una nuova destinazione per dare la possibilità agli ospiti di vivere esperienze sempre diverse.
Tutte le strutture non richiedono opere di urbanizzazione, ma soprattutto si integrano perfettamente nel luogo in cui vengono collocate in modo non invasivo, sostenibile e reversibile: le mini case infatti non solo non consumano il suolo, ma sono anche dotate di pannelli solari in grado di soddisfare il fabbisogno energetico e di un sistema innovativo di gestione degli impianti nel pieno rispetto della natura. Le destinazioni sono tante: si può soggiornare nella foresta millenaria della val Saisera, oppure immersi nei colli orientali del Friuli, o accanto alla laguna di Marano, o ancora con vista fronte lago presso i Laghetti rossi di Capriva del Friuli, oppure nello scenografico contesto morenico del castello medievale d’Arcano Superiore a Rive d’Arcano, con vista panoramica su tutta la catena delle Prealpi Giulie. Nel periodo estivo si aggiungeranno altre novità.
Parole d’ordine: minimalismo e confort
“Concedersi del tempo, staccare la spina, ritrovare l’essenziale, il silenzio e se stessi – spiega Gabriele Venier, socio fondatore di Friland –. Ci piace l’idea di regalare un’emozione unica e inconsueta, dando la possibilità a tutti di esplorare e abitare, seppur per brevi periodi, paesaggi d’eccezione in totale libertà con la consapevolezza di non consumare il territorio”.
Gli alloggi sono stati costruiti all’insegna del minimalismo e del confort: gli interni sono in materiali naturali, come il legno di abete e rovere, hanno grandi vetrate che consentono di mantenere il contatto con la natura e sono dotati di una piccola cucina pratica e funzionale, oltre che di un bagno con un impianto che riduce i consumi d’acqua. Un sistema di gestione intelligente permette poi di tenere monitorato il corretto funzionamento della struttura e di segnalare tempestivamente eventuali anomalie. Si può prenotare su Airbnb oppure direttamente dal sito. Insomma, è un’ottima soluzione per chi volesse fuggire dal caos cittadino e ritrovare il contatto con la natura.
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