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In occasione della Giornata mondiale del cane in ufficio, ecco le regole fondamentali per una felice convivenza sul posto di lavoro.
Si celebra oggi la Giornata mondiale del cane in ufficio e la ricorrenza, ovviamente, fa felici tutti i compagni di vita di un amico a quattro zampe che non possono, o non vogliono, rinunciare alla sua compagnia anche sul luogo di lavoro. Ma quali sono le coordinate di base per fare in modo che la presenza di un cane sia compatibile con quella degli altri ospiti umani? E quali i consigli perché l’animale rispetti le modalità e il necessario adeguamento alle regole vigenti in ufficio? Mylav ha evidenziato, con l’aiuto dei suoi esperti veterinari, i suggerimenti per una serena condivisione delle ore di lavoro fra uomini e cani. E noi ve le raccontiamo.
La Giornata mondiale del cane in ufficio è una ricorrenza istituita negli Stati Uniti con il nome di Take your dog to work day alla fine degli anni Novanta, quando il cosiddetto smart working era ancora un fenomeno impensabile e lontano dalle logiche comuni. Tante persone ormai lavorano da casa, ma in generale il mondo lavorativo è diventato molto più dinamico e aperto, al punto da concepire l’idea di accogliere gli amici a quattro zampe fra le pareti di un ufficio. Si è molto parlato dei benefici di questa abitudine. Quali sono i principali?
Gli esperti spiegano, a questo proposito, che l’umore dei dipendenti diventa migliore perché si soggiorna in un ambiente piacevole con una maggiore interazione tra colleghi; si verifica una fidelizzazione all’azienda che diventa un’amica e si instaura una atmosfera serena, anche se con qualche… pelo di troppo. Se si vuole portare il proprio cane in ufficio, però, bisogna rispettare alcune regole per evitare che l’animale soffra e che poi ne risenta anche il nostro lavoro, per far sì che l’ambiente sia piacevole per lui e per chi gli sta intorno e vengano seguite sempre le giuste modalità per un benessere completo di entrambe le specie coinvolte.
Un cane in ufficio può essere importante per favorire rapporti più cordiali e positivi fra le persone che vi lavorano. “È capace di portare gioia, un po’ di informalità – che non guasta mai – e, soprattutto, tanto divertimento. Se però decidiamo di portarlo con noi al lavoro, anche se si tratta di poche volte all’anno, è fondamentale rispettare alcune indicazioni di base per evitare che l’animale stia male e non viva serenamente la ‘trasferta’.
Con tutto quello che i cani fanno per noi, cosa ci costa in fondo metterci nei loro panni e cercare di capire cosa fa loro bene, indipendentemente da cos’è comodo per noi? È anche per questo che non dobbiamo mai dimenticare di seguire delle semplici regole”, spiega la dottoressa Maria Chiara Catalani, medico veterinario comportamentalista ed esperto Mylav.
Tutto sommato, allora, portare il proprio cane in ufficio può tradursi davvero in una felice esperienza per noi, per lui e per chi ci sta intorno. Basta conoscere le regole di base e non dimenticarsi che i nostri amici a quattro zampe non sono esseri umani e hanno un proprio mondo e delle modalità proprie a cui far riferimento. Sempre.
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