
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
Vendono petrolio, ma stanno facendo di tutto per diventare campioni di sostenibilità ambientale a casa loro. Gli Emirati Arabi Uniti stanno sta investendo milioni di dollari nella ricerca universitaria sull’energia pulita in partnership con il Massachusetts institute of technology (Mit) di Boston, e puntano a far entrare Dubai nella top ten delle città sostenibili entro
Vendono petrolio, ma stanno facendo di tutto per diventare campioni di sostenibilità ambientale a casa loro. Gli Emirati Arabi Uniti stanno sta investendo milioni di dollari nella ricerca universitaria sull’energia pulita in partnership con il Massachusetts institute of technology (Mit) di Boston, e puntano a far entrare Dubai nella top ten delle città sostenibili entro il 2020.
È in via di costruzione, alle porte di Abu Dhabi, una città futuristica che sfrutta unicamente energie rinnovabili, Masdar City. Inaugurata nel 2006, Masdar City è oggi completamente alimentata da energie pulite. I pannelli fotovoltaici sopperiscono all’80 per cento dell’elettricità necessaria a sostenere i consumi dei cittadini. Solo il 2 per cento dei rifiuti finisce in discarica, mentre, in una regione desertica come quella degli Emirati, si è pensato di desalinizzare l’acqua presente nelle falde sotterranee rendendola potabile grazie all’energia solare.
La città sarà completata nel 2025 per un investimento complessivo di 19 miliardi di dollari. Nell’avveniristica città sorge anche il Masdar institute of science and technology, un centro di ricerca dedicato esclusivamente allo studio delle rinnovabili. Oggi l’istituto conta 400 studenti, organizza master e dottorati, e ha avviato 300 progetti di ricerca sull’energia pulita. L’università araba vanta una partnership con il Mit di Boston.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.