
Nella giornata a loro dedicata, i giovani parlano di occupazione militare, economica, fossile. Mentre al-Jaber si dice “fiducioso che qualcosa di speciale possa accadere”.
C’è tempo fino al 19 marzo per stupirsi a Milano davanti agli scatti di Vincent Munier che fotografa in “Artico” le nevi e chi le abita. La grazia assoluta.
Atmosfere sognanti e silenziose che comunicano pace ma anche il freddo che descrivono: sono gli scatti sublimi del fotografo Vincent Munier. Un viaggio tra neve e ghiacci e il conseguente reportage di luoghi e animali incontrati sono a Milano alla Galleria Contrasto, fino al 19 marzo.
Le meravigliose foto che Contrasto Galleria ospita in anteprima in Italia, sono ancor più suggestive se si conosce la storia del suo autore, Vincent Munier, la sua passione e il rispetto per il territorio e chi lo popola.
Vincent Munier nasce a Épinal nella Lorena e già da bambino impara ad amare le montuose terre dei Vosgi che sente il bisogno di esplorare e conoscere da vicino: nelle sue prime escursioni è accompagnato dal padre, capace di trasferirgli la propria passione e di insegnarli a rispettare la tranquillità della vita selvaggia nella natura. Da giovanissimo Vincent riconosce nella fotografia la modalità artistica espressiva a lui più affine per catturare queste visioni naturali, senza rischiare minimamente di intaccarle o danneggiarle. Questo caratterizzerà da subito il suo lavoro: il rispetto e la cura estrema per ciò che ritrae: “…entro in un altro mondo. In certi istanti il silenzio è totale, quasi spaventoso. Allora realizzo che anche il minimo scricchiolio dei miei passi sulla neve risuona e immagino che potrebbe risvegliare un orso bianco, addormentato dietro qualche collina a pochi chilometri…”
Vincent lavora intensamente su paesaggi incantati e animali, appassionandosi agli scatti fotografici nelle situazioni invernali e quindi specializzandosi sempre più in questa direzione. Crea qualcosa di nuovo, di poco visto altrove, di estremamente suggestivo.
Immagini bianche, dove spesso i confini e i contorni sono sfumati e indefiniti e per questo sognanti, impalpabili.
Nel suo progetto Artico in mostra a Milano si spinge dove non era mai stato, in paesaggi estremi e – come dice lui stesso – i viaggi in cui le condizioni sono le più ardue, sono i momenti in cui trova la massima ispirazione. I suoi scatti trasportano chi li guarda sulle terre ghiacciate del Canada, ai circoli polari, ai ghiacciai del Tibet, che diventano i luoghi prediletti dove osservare la natura nella sua forma più pura ed essenziale. L’incontro di Munier non è solo quello con la neve e i ghiacci ma con chi, in questi luoghi freddi e in apparenza senza vita, ha trovato il suo habitat: i lupi, gli orsi polari, le lepri.
Il lavoro di Vincent Munier, in una selezione di trenta opere che illustrano la raffinata visione di questo talentuoso fotografo, sarà visibile fino al 19 marzo (la mostra è stata infatti prorogata) alla Galleria Contrasto in Via Ascanio Sforza 29. L’ingresso è gratuito e la galleria è aperta da martedì a sabato dalle 14,30 alle 18,30.
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