La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
La blockchain Spartan Tech consente ai consumatori di conoscere catena di produzione e standard di qualità di Fabbrica della pasta di Gragnano.
Quante volte vi è capitato di nutrire dei dubbi sulla qualità del cibo che finisce nei vostri piatti? Da oggi, sarà molto più facile sciogliere le perplessità, grazie alla tecnologia della blockchain. La Fabbrica della pasta di Gragnano, per esempio, in occasione dell’edizione 2021 di Cibus, salone internazionale dell’alimentazione, ha ufficializzato l’arrivo sul mercato dei primi lotti certificati su blockchain pubblica grazie a “Propagate”, la piattaforma per la tracciabilità ideata da Spartan Tech.
I consumatori potranno così conoscere meglio il viaggio intrapreso dal cibo per arrivare al piatto grazie a un QR code apposto sulle confezioni di pasta. Inquadrandolo, si potranno leggere le informazioni riguardanti la catena di produzione e gli standard di qualità: dai campi di grano, alle materie prime come la semola, passando per tutti i processi di lavorazione, dalla trafilatura al bronzo al lento asciugamento a bassa temperatura finalizzato a esaltare le caratteristiche della pasta trafilata. Insinuare che, in fondo, le certificazioni – bio o Igp, per esempio – non valgono un granché, sarà insomma sempre più difficile.
“Negli ultimi anni l’ingresso della quarta generazione ha permesso alla fabbrica di accelerare il processo di sviluppo tecnologico mantenendo, tuttavia, in modo scrupoloso gli insegnamenti e le tradizioni provenienti dal passato”, ha spiegato Susanna Moccia, alla guida del pastificio campano.
Il progetto si inserisce in un progetto di ricerca e innovazione che Gragnano porta avanti dal 2012, ovvero da quando l’azienda ha ottenuto prima il riconoscimento “Pasta di Gragnano Igp” e poi le rigidissime certificazioni internazionali BRC-Food e IFS-Food, oltre alla recente certificazione per la linea bio “Agricert bio J42Y”.
Spartan Tech si conferma, con questo progetto, un vero e proprio punto di riferimento per la tracciabilità all’interno dell’agrifood. “Il nostro obiettivo è quello di migliorare la competitività delle PMI italiane grazie a soluzioni tecnologiche in grado di unire innovazione e semplicità d’utilizzo”, ha spiegato Paul Renda, Ceo di Spartan Tech. “Siamo convinti che stiamo creando le condizioni ideali per valorizzare al meglio il made in Italy sulle tavole dei consumatori italiani e internazionali”.
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