Green Drop Award. Spira Mirabilis e Voyage of Time i film più green di Venezia

Due pellicole diverse, ma allo stesso tempo simili. Uno è un documentario girato in diversi luoghi del mondo, un inno a ciò che di buono fanno gli uomini. L’altro è un film che racconta la storia della vita sulla Terra sin dal principio. https://www.youtube.com/watch?v=YVyWObJY9FQ Entrambi i film, in gara alla 73ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Due pellicole diverse, ma allo stesso tempo simili. Uno è un documentario girato in diversi luoghi del mondo, un inno a ciò che di buono fanno gli uomini. L’altro è un film che racconta la storia della vita sulla Terra sin dal principio.

https://www.youtube.com/watch?v=YVyWObJY9FQ

Entrambi i film, in gara alla 73ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, hanno vinto la quinta edizione del Green Drop Award, premio istituito da Green Cross Italia e assegnato durante la Mostra del Cinema di Venezia al film, tra quelli in gara nella selezione ufficiale del Festival, che meglio interpreta i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile.

I vincitori del Green Drop Award

“La prima goccia va al film Spira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti per aver raccontato l’aspirazione della natura all’immortalità; la seconda goccia, invece, va a Voyage of time: life’s journey, di Terence Malick, opera con cui l’autore giunge al compimento di un discorso sulla natura avviato già dai tempi di La Rabbia giovane”, spiega la giuria composta da Ricky Tognazzi, Simona Izzo e Antonio Disi, responsabile del servizio comunicazione dell’unità efficienza energetica per Enea. “Il fatto che artisti diversi abbiano esplorato temi contigui e in molti casi identici rende manifesto, oggi più che mai, la ricerca di una visione di insieme seppure nelle diversità che ci aiuti a capire il nostro posto nella storia del tempo e della vita”.

 

green drop award
Dario Bonazelli distribuzione I Wonder ritira il premio per Spira Mirabilis; Fabrice Ouakinini Premier Comms ufficio stampa ritira il premio per Voyage of Time

La goccia verde che racconta la Terra

Il premio, realizzato dal maestro vetraio di Murano Simone Cenedese, contiene ogni anno la terra di un luogo di particolare. Dal Brasile, all’Egitto, dall’Antartide al Senegal. Quest’anno si è scelto di rimarcare il messaggio contenuto nell’Enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco e di scegliere così la terra natìa di San Francesco, Assisi. “Il Green Drop Award, che quest’anno contiene la terra della Selva di San Francesco, non è soltanto un premio ma una grande responsabilità per testimoniare e sensibilizzare alla difesa dell’ambiente”, spiega Elio Pacilio, presidente di Green Cross Italia.

 

“Centocinquanta anni fu coniata la parola ecologia, per spiegare il rapporto fra tutti i viventi e il resto del mondo, sia esso organico o inorganico; e appena trenta anni fa fu stabilito il principio secondo il quale non può esserci giustizia ambientale senza giustizia sociale”, aggiunge Marco Gisotti, direttore del Green Drop Award. “Tutto questo è espresso in due opere in concorso dallo straordinario impatto visivo ed emozionale”.

La goccia rossa a Tempesta Film

Non solo pellicole che parlino di ecologia, ambiente, tematiche sociali. Tutto il comparto cinematografico può e deve concorrere a rendere sostenibile la produzione delle pellicole che vediamo nei cinema, da Hollywood a Cinecittà.

 

Con la campagna #CinemaInClasseA, promossa da Enea e Green Cross Italia, e lanciata nei giorni del Festival, si è infatti voluto premiare anche una delle produzioni che dal 2009 lavora per ridurre al minimo l’impatto delle produzioni cinematografica. A vincere la terza goccia, di colore rosso a simboleggiare l’energia, è stata Tempesta Italia. “Il cinema è un veicolo importante per raggiungere cittadini, consumatori e utenti finali, per sensibilizzare su tematiche ambientali e di efficienza energetica e modificare i comportamenti”, spiega Roberto Moneta direttore dell’Unità tecnica efficienza energetica (Utee) dell’Enea. “Inoltre, il cinema stesso può intervenire su tutta la filiera produttiva, dall’utilizzo di tecnologie green alle location e gli spostamenti”.

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