Groenlandia. A dicembre toccate temperature superiori di 20 gradi rispetto alla media

13 gradi centigradi nella capitale Nuuk, 8,6 a Qaanaaq, una delle città più settentrionali del mondo. L’inverno 2021 in Groenlandia è eccezionalmente mite.

L’estate del 2021 in Groenlandia verrà ricordata come quella in cui, per la prima volta nella storia, ha piovuto addirittura presso la base scientifica Summit station, a 3.216 metri di altitudine. Una pioggia di diverse ore consecutive che a detta dei meteorologi era “inimmaginabile”. L’inverno, però, non è da meno. Nel mese di dicembre diverse località dell’isola, solitamente caratterizzate da un clima polare, hanno toccato temperature di oltre 20 gradi centigradi superiori alla media.

Temperature record in Groenlandia

A rendere note le rilevazioni è l’Istituto meteorologico danese. Il caso più clamoroso è quello di Kangerlussuaq, un villaggio di poco più di cinquecento anime all’interno di un fiordo, nella costa sudovest della Groenlandia. Di solito le temperature di dicembre non raggiungono i 10 gradi sottozero; il 20 dicembre invece è stata raggiunta una massima di 11,5 gradi. Bastavano altri 0,4 gradi in più per pareggiare il record storico che è stato registrato degli ultimi tre decenni.

Negli stessi giorni, nella capitale Nuuk, la colonnina di mercurio si è mantenuta per più di 12 ore al di sopra dei 10 gradi centigradi, fino a toccare i 13. La media di dicembre per il periodo 1991-2020 è di -5,3 gradi. Poi c’è Qaanaaq, uno degli insediamenti più settentrionali del mondo, ad appena 1.300 chilometri di distanza dal Polo nord. Lì è stato toccato un picco di 8,6 gradi centigradi, contro la media di -20 che si registra usualmente a dicembre.

Groenlandia calotta glaciale
Scioglimento dei ghiacci in Groenlandia © Sean Gallup/Getty Images

Il ruolo del riscaldamento globale

Una delle principali ragioni per questo clima insolitamente mite è il Föhn, un vento caldo e secco che di per sé è molto comune in Groenlandia. Tuttavia, spiega la climatologa dell’Istituto meteorologico danese Caroline Drost Jensen, “è un po’ inusuale che stia soffiando simultaneamente su un territorio così vasto e per un periodo così lungo”. Una situazione eccezionale che, sottolinea Drost Jensen, può essere spiegata soltanto sulla base del riscaldamento globale in corso.

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