Per il ministro Crosetto c’è il gruppo Wagner dietro al boom di sbarchi in Italia

Gli arrivi di migranti sulle coste italiane sono più che triplicati nel 2023 rispetto all’anno scorso. Per il governo è tutta colpa del gruppo Wagner.

  • Finora ci sono stati circa 20mila arrivi di migranti in Italia nel 2023. Nel 2022 erano stati 6mila.
  • Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto che il gruppo Wagner sta usando i migranti africani per fare pressione sull’Italia.
  • Il leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha risposto che loro hanno altre cose a cui pensare.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è convinto che l’aumento degli sbarchi in Italia sia pilotato dal gruppo Wagner. Quest’ultimo, una formazione di mercenari russi legata in modo poco trasparente al Cremlino, svolge attività paramilitari nel continente africano, compresa la Libia. E secondo Crosetto starebbe spingendo quanti più migranti possibile verso l’Europa come arma di pressione in risposta al suo sostegno all’Ucraina.

Bandiere russe
Bandiere russe in sostegno al gruppo Wagner durante in manifestazione in Mali © MICHELE CATTANI/AFP via Getty Images

Crosetto contro il gruppo Wagner

Dall’inizio del 2023 gli arrivi sulle coste italiane sono stati oltre il triplo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Circa 20mila sbarchi fino a ora, contro i 6mila dello scorso anno. E per il governo che è salito al potere a suon di “porti chiusi”, “blocco navale” e sovranismo vario, questo è un problema.

A mettere una toppa ci ha pensato il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Mi sembra che ormai si possa affermare che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi africani”, ha dichiarato nelle scorse ore. 

Il gruppo Wagner è una compagnia militare che di fatto non esiste, siccome per la legge russa i mercenari non possono esistere. Un corpo fantasma, ma che in realtà è ben radicato nel tessuto politico-istituzionale-militare di Mosca: i suoi dirigenti hanno infatti stretti rapporti con Vladimir Putin e oggi combattono con decine di migliaia di uomini in Ucraina. Questi mercenari operano anche in alcuni paesi africani, dove supportano i governi locali nella lotta contro le milizie jihadiste, ottenendo in cambio l’accesso alle risorse naturali e alle occasioni di business sul territorio. Ma secondo Crosetto l’attività non si limiterebbe più a questo: il gruppo Wagner avrebbe creato un canale migratorio massiccio verso l’Europa come arma di pressione e ricatto per il sostegno europeo a Kiev.

La risposta dei mercenari russi

L’estate scorsa il quotidiano la Repubblica aveva rilanciato una notizia simile, individuando un ruolo del gruppo Wagner nel flusso migratorio africano. E subito era arrivata la replica di Matteo Salvini, leader della Lega. “Per la sinistra sarebbe Putin a spingere i barconi pieni di clandestini in Italia. Siamo alle comiche”, scriveva. Oggi queste comiche sono diventate la posizione ufficiale del governo di destra di cui Salvini è vicepremier e ministro dei Trasporti.

Claudio Borghi, senatore della Lega, ha annunciato che nei prossimi giorni si terrà sicuramente una riunione del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica, dove verrà discusso l’argomento. “Se il ministro della Difesa dice una cosa è perché ha degli elementi per poterlo dire”, ha sottolineato Borghi, ammettendo implicitamente che per ora non vi è alcuna prova di dominio pubblico del rapporto gruppo Wagner-flusso migratorio. E a smentire quest’ultimo ci ha pensato lo stesso capo del gruppo di mercenari russi, Yevgeny Prigozhin: “Non abbiamo idea di cosa stia accadendo in merito alla crisi dei migranti, ma noi non ce ne occupiamo”, ha scritto su Telegram, per poi insultare Crosetto.

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