Il brand del gruppo cinese Chery annuncia il debutto di modelli ibridi ed elettrici più compatti e accessibili. Mentre procede l’impegno sui progetti ambientali.
La guida autonoma è il futuro della mobilità, ma i prototipi realizzati sino ad oggi hanno suscitato alcune perplessità da parte degli automobilisti. Un’accoglienza “tiepida” dovuta non tanto all’attenuazione, quando non all’esclusione, dell’intervento umano nella gestione dei veicoli, quanto piuttosto all’estetica anomala, spesso legata a forme anticonvenzionali e tutt’altro che aerodinamiche, oltre che alla limitata
La guida autonoma è il futuro della mobilità, ma i prototipi realizzati sino ad oggi hanno suscitato alcune perplessità da parte degli automobilisti. Un’accoglienza “tiepida” dovuta non tanto all’attenuazione, quando non all’esclusione, dell’intervento umano nella gestione dei veicoli, quanto piuttosto all’estetica anomala, spesso legata a forme anticonvenzionali e tutt’altro che aerodinamiche, oltre che alla limitata integrazione tra le nuove tecnologie e le vetture già esistenti. Quest’ultimo aspetto fondamentale per ridurre sia i costi d’ingegnerizzazione sia le tempistiche d’introduzione sul mercato delle prime auto senza conducente prodotte in grande serie. Ora, però, qualcosa si muove e, più che di una concept car nata per stupire, si può parlare di un primo, vero, esempio di vettura a guida autonoma derivata da un modello elettrico con prezzi “popolari”.
Le auto a guida autonoma saranno confortevoli come salotti, con interni modulari e spazi simili alla prima classe di un volo intercontinentale. Un orizzonte che si avvererà, ma non nel breve periodo. Per arrivare alle prime applicazioni reali senza conducente è molto più probabile si passi attraverso l’adattamento dei modelli elettrici già esistenti, così da ottenere una transizione soft dalla gestione classica a quella autonoma. Un esempio in tale senso è dato dalla berlina Hyundai Ioniq, vale a dire la prima auto al mondo disponibile con tre motorizzazioni sostenibili: ibrida, ibrida plug-in ed elettrica. La versione Electric della vettura coreana è stata recentemente presentata in configurazione Autonomous Concept, forte dell’integrazione dei moduli per la guida senza conducente nel frontale del veicolo, così da celare alla vista la tecnologia che permette di viaggiare rinunciando all’apporto umano.
https://youtu.be/4TKTdoQS1h0
Diversamente dalla maggior parte dei prototipi a guida autonoma, la nuova Ioniq Autonomous Concept integra il sistema Lidar – acronimo dall’inglese Laser Imaging Detection and Ranging – nel frontale anziché sul tetto. Un’innovazione che gioca a vantaggio della linea e dell’aerodinamica della vettura, pressoché identiche all’originale, mentre in abitacolo sono presenti solamente alcuni display aggiuntivi. Aspetto ancor più importante, telecamere e laser interagiscono con il cruise control e i sensori dell’avviso di superamento involontario della linea di corsia – dotazioni di sicurezza in entrambi i casi già di serie per la berlina coreana – ottimizzando il sistema di calcolo alla base della tecnologia autonoma e, conseguentemente, i costi di progettazione e realizzazione.
Il sistema Lidar, che consiste in una tecnica di telerilevamento in grado di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser, lavora in abbinamento al radar frontale di Ioniq. A quest’ultimo, nel dettaglio, è demandato il compito di rilevare la velocità d’avanzamento sia dell’auto sia degli altri veicoli, mentre tre telecamere riconoscono i pedoni, la segnaletica stradale e le linee di corsia. Il GPS, infine, monitora la posizione della macchina sfruttando le mappe del programma Hyundai MnSoft. I collaudi dei primi esemplari di Ioniq a guida autonoma sono già iniziati lungo le strade del Nord America e la casa coreana presenterà la versione più evoluta della vettura in occasione del prossimo CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, vale a dire il più grande Salone al mondo dedicato all’elettronica di consumo, in programma dal 5 all’8 gennaio 2017.
Il debutto di una vettura a guida autonoma vicina alla produzione di serie e caratterizzata da costi accessibili è ancor più degno di nota qualora si consideri che la Hyundai Ioniq Electric è stata recentemente insignita dall’Epa, l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente, del riconoscimento quale auto elettrica più efficiente sul mercato. Un primato dovuto alla percorrenza media rilevata di 136 MPGe (miglia per gallone di combustibile equivalente). In termini meno tecnici, significa che la Ioniq Electric percorre 136 miglia (circa 219 chilometri) ogni 33,7 kWh consumati. Un valore, quest’ultimo, considerato equivalente all’energia sprigionata da un gallone di carburante tradizionale. La berlina coreana è, pertanto, l’elettrica più efficiente e meno costosa da ricaricare al mondo. Un vantaggio quantificabile in un risparmio di circa 500 dollari (480 euro) all’anno rispetto alla media della categoria.
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