Secondo l’Unicef, gli scontri tra bande criminali rivali, assieme all’inflazione e alla povertà, stanno portando migliaia di bambini a soffrire la fame.
Alla Cité Soleil, quartiere più povero della capitale di Haiti Port au Prince, teatro di drammatiche violenze costate la vita a centinaia di persone, migliaia di bambini versano in condizioni di grave malnutrizione. A spiegarlo è l’Unicef, che ha sottolineato come i conflitti tra bande, l’aumento dei prezzi delle derrate alimentari e la povertà portino un bambino su cinque a non poter mangiare in modo adeguato. E uno su venti a rischiare la vita per tale ragione.
Les résultats de l’enquête ont montré qu’à Cité Soleil qu’un enfant sur cinq souffre de malnutrition. L'UNICEF et le @MsppOfficiel ont déjà prépositionné des aliments thérapeutiques prêts à l'emploi, du lait thérapeutique et des médicaments essentiels. pic.twitter.com/XqmcKPidPL
L’Unicef ha individuato 9.500 casi di malnutrizione grave
A ciò, sottolinea l’agenzia delle Nazioni Unite, si aggiungono le difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari. Che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità rischiano di aumentare ulteriormente nel caso in cui gli scontri tra gang criminali rivali dovessero proseguire.
“Non possiamo restare con le mani in mano a guardare migliaia di bambini soffrire di malnutrizione – ha dichiarato il rappresentante dell’Unicef a Haiti, Bruno Maes -. La maggior parte dei presidi sanitari è chiusa, il che impedisce di poter ottenere cure adeguate. Le violenze devono cessare alla Cité Soleil per far sì che i più piccoli possano ottenere l’assistenza di cui hanno bisogno per poter sopravvivere e crescere”.
Finora, la stessa Unicef e il ministero della Salute locale hanno individuato oltre 9.500 casi di minori in condizioni di malnutrizione grave, ma sono riusciti a fornire aiuto (principalmente grazie a alimenti terapeutici e medicinali di base) soltanto a meno di duemila di loro. D’altra parte, gli scontri tra gang del mese di luglio nella capitale di Haiti hanno provocato non soltanto 471 vittime tra morti, feriti e dispersi, ma anche la fuga di circa tremila persone. Molte delle quali erano proprio bambini non accompagnati, costretti ad abbandonare le loro case (decine delle quali sono state distrutte o incendiate).
L'UNICEF et le @MsppOfficiel soutiennent les agents de santé communautaires polyvalents pour intensifier le dépistage et la référence des cas de malnutrition. A ce jour,9506 enfants ont été dépistés pour la malnutrition aiguë et 1918 enfants malnutris ont reçu un traitement vital pic.twitter.com/FP56ywFnRl
Ad Haiti mezzo milione di bambini ha bisogno di aiuti umanitari
“Per molti minorenni della Cité Soleil servono aiuti alimentari e sanitari urgenti, poiché genitori e medici non hanno modo di andare al lavoro o di raggiungere altri quartieri per procurarsi cibo. Le famiglie che sono fuggite hanno lasciato nelle case tutti i loro beni”, ha aggiunto Maes. Per questo l’Unicef ha lanciato un appello a tutte le parti affinché rinuncino all’uso della violenza. L’agenzia ha inoltre ricordato come servano quasi 65 milioni di dollari per poter fornire aiuto umanitario a mezzo milione di bambini sull’intero territorio di Haiti.
19mila bambini, spesso non accompagnati, hanno attraversato nel 2021 il Darien Gap, una giungla impervia popolata da gang criminali lungo la rotta migratoria che porta negli Usa.
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