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Le teorie antroposofiche di Rudolf Steiner individuano i temperamenti fondamentali dei nostri amici a quattro zampe, aiutando a relazionarci con loro.
La medicina antroposofica di Rudolf Steiner individua quattro distinti temperamenti per gli animali che ci circondano e fanno parte della nostra vita. Facendo proprie le intuizioni di Ippocrate e Aristotele, Steiner traccia un’analisi circostanziata dei modi e degli aspetti dei temperamenti animali, partendo da una disamina dei quattro umori (bile gialla, sangue, bile nera, flemma), dei quattro elementi (aria, fuoco, terra, acqua) e dei quattro temperamenti che coinvolgono l’organizzazione fisica (corpo fisico), la vitalità (corpo eterico), l’ambito emozionale (corpo astrale) e l’individualità (io). Vediamo, con l’aiuto della dottoressa Dora Scialfa, medico veterinario di Armonie animali, come capire e comprendere queste tipologie per meglio approcciarci al mondo a quattro zampe e alle sue specifiche dinamiche.
Sintetizzare la filosofia di Rudolf Steiner in un articolo non è facile. Iniziamo a esaminare, allora, quali sono i punti fondamentali della sua disamina sui vari elementi. Il fuoco corrisponde alla bile gialla e al temperamento collerico. L’aria corrisponde al sangue e al temperamento cosiddetto sanguinico.
La terra si identifica con la bile nera e con il temperamento malinconico. L’acqua riporta alla flemma e al temperamento flemmatico. I temperamenti comprendono caratteristiche che provengono dalla linea ereditaria e aspetti individuali che nell’uomo possono essere trasformati ed equilibrati attraverso un processo autoeducativo, mentre nell’animale domestico sono condizionati dall’addestramento e dalle abitudini che il compagno umano determina prendendosene cura.
“Riconoscere quale temperamento prevale nel nostro cane, gatto o cavallo può essere un aiuto in più per valutare un efficace approccio educativo, un’alimentazione adatta e la scelta di una terapia adeguata. In generale possiamo anche far corrispondere a ogni età della vita specifici temperamenti: all’infanzia corrisponde il temperamento sanguinico, quello collerico è più spiccato nell’adolescenza e nella gioventù, il malinconico nell’età di mezzo e il temperamento flemmatico si fa strada in vecchiaia”, spiega la dottoressa Scialfa.
Facciamo un esempio pratico per capire meglio le tipologie dei quattro temperamenti animali. Un border collie o un australian shepherd, per esempio, sono campioni indiscussi in agility: l’iperattività, la velocità e la leggerezza che li caratterizzano sono riferibili all’elemento aria, che in ambito antroposofico fa riferimento alle forze vitali dell’organo rene con espressione particolare nella sensibilità del sistema nervoso.
Anche un levriero come il whippet, che ha nella corsa la sua espressione vitale, porta questa caratteristica sanguinica, ma con il suo fisico longilineo e la sua ipersensibilità evidenzia anche il temperamento malinconico che ha come organo di riferimento i polmoni e il sistema sensoriale. Invece un terranova in acqua o un cavallo noriker al lavoro portano caratteristiche prevalentemente flemmatiche. Il sistema ghiandolare è quello più coinvolto, infatti, in questo temperamento.
Conoscendo, almeno a grandi linee, le diverse tipologie dei temperamenti che lo scienziato austriaco attribuisce all’uomo e agli animali, si può anche determinare un approccio al loro carattere e un modo più incisivo per relazionarsi. E non è quindi più questione di scegliere una razza o un incrocio determinato, quanto di individuare la tipologia comportamentale dell’amico a quattro zampe che diventerà, a tutti gli effetti, il nostro compagno di vita.
In linea generale per un animale sanguinico sarà il gioco l’elemento di aggancio relazionale principale; il cibo e la comodità per il flemmatico; la metodicità e la ripetizione per il malinconico e la determinazione per il temperamento collerico. Nella dinamica sociale di una compagnia di cani che si trovano ai giardini, o in una colonia di gatti, è sempre possibile osservare come gli aspetti etologici si arricchiscano di sfumature considerando i diversi temperamenti che caratterizzano i vari soggetti. E, sulla base di questi, ecco divenire più facili le diete personalizzate, gli approcci terapeutici, gli spunti educativi e la relazione intima fra uomo e animale domestico.
Ogni rapporto è quindi diverso, ogni relazione diventa particolare e l’intima connessione fra noi e il nostro amico a quattro zampe – sia esso un cane, un gatto o anche un cavallo – si arricchisce di sfumature differenti e sempre più interessanti. Concludendo sarebbe bene dire “conosci il tuo animale e conosci te stesso”, e forse ciò ci aiuterebbe a capire meglio il mondo che ci circonda.
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