
Le city escape di Garipalli avvicinano i giovani alla storia in chiave ludica: un modo per scoprire quartieri meno noti, evitando l’overtourism.
Reti informatiche che si parlano, sistema di illuminazione efficienti, ottimizzazione dei consumi energetici, sicurezza, risparmio idrico, controllo delle emissioni, del riscaldamento e raffreddamento, fino agli ascensori, al monitoraggio degli ingressi e al supporto per le auto elettriche. Queste le caratteristiche di un edificio ‘eco-intelligente’. Il cervello capace di guidarle è italiano. Il sistema ‘Di-Boss’
Reti informatiche che si parlano, sistema di illuminazione efficienti, ottimizzazione dei consumi energetici, sicurezza, risparmio idrico, controllo delle emissioni, del riscaldamento e raffreddamento, fino agli ascensori, al monitoraggio degli ingressi e al supporto per le auto elettriche. Queste le caratteristiche di un edificio ‘eco-intelligente’.
Il cervello capace di guidarle è italiano. Il sistema ‘Di-Boss’ che valuta cosa sia meglio fare in chiave ambientale è un programma sviluppato da Selex Es (azienda di Finmeccanica), lanciato da poco sul mercato e che entro il 2015 darà un nuovo volto, più ‘smart’, a 16 grattacieli di Manhattan, a New York.
Il sistema – di cui si è parlato nel corso di un convegno ‘Innovation 4 smart solution’, al Centro studi Americani – nasce dal lavoro comune di industria (Finmeccanica, Seles Es), università (la Columbia university di New York), e proprietari di edifici (la società Rudin management company). Cuore concettuale di ‘Di-Boss’ è che riesce a far parlare lo stesso ‘liguaggio’ a tutti ”i singoli sotto-sistemi” degli edifici. Quest’ultimi, in sostanza, diventano parte di un sistema centrale controllato da un unico cervello. La particolarità è che questa ‘mente’ elettronica impara le esigenze e i comportamenti dell’edificio e di chi ci vive. In questo potrà poi creare un piano funzionale sia al risparmio energetico che al comfort e alla sicurezza degli abitanti. Non solo, può anche fornire soluzioni e raccomandazioni. Tutto questo – all’interno della sfida per la sostenibilità urbana – può estendersi anche ad altri edifici complessi, come caserme, basi militari, aeroporti, grandi stazioni, ma anche scuole.
”Il progetto – osserva Gianni De Gennaro, presidente di Finmeccanica – nasce dall’esperienza dell’azienda nel campo dell’integrazione di sistemi per il controllo applicati sia in campo civile che militare. L’alta tecnologia infatti non è ne’ civile ne’ militare: è duale, è un valore in se’ ed è chiamata a rispondere alle richieste multidisciplinari che emergono dalla società, dalla sicurezza alla sostenibilità economica”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le city escape di Garipalli avvicinano i giovani alla storia in chiave ludica: un modo per scoprire quartieri meno noti, evitando l’overtourism.
Pulizia automatica e smart, anche in case “vissute”: l’ultimo robot aspirapolvere e lavapavimenti è pensato per semplificare la vita quotidiana.
Un cambiamento positivo quello ribadito dalla multinazionale tedesca, che conferma l’impegno verso la sostenibilità e punta sulla sensoristica per migliorare la vita delle persone.
Premiata dalla Nasa, l’italiana Chloe sviluppa capsule pre-seminate e sistemi autonomi per coltivare in ambienti chiusi fino a 15 varietà di piante.
La startup AcquaMente sviluppa soluzioni tecnologiche avanzate per il risparmio e la gestione sostenibile di una risorsa sempre più scarsa e preziosa.
Mykes è la startup che sostiene i neogenitori nei primi mille giorni, orientandoli verso servizi e reti di supporto sul territorio.
Attraverso una campagna crowdfunding, Friland vuole portare in tutt’Italia il suo modello di turismo lento e a contatto con la natura.
La startup italiana Cloov offre ai brand di moda soluzioni digitali per il noleggio, la rivendita e la riparazione dei capi.
Develop players trasforma il gioco in uno strumento ad alto impatto sociale per potenziare le abilità cognitive di bambini e ragazzi neurodivergenti.