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Con la pubblicazione del “bilancio climatico”, Oslo vuole dimezzare le emissioni in 4 anni. “Conteremo la CO2 come facciamo col denaro”.
Oslo è in prima linea nella riduzione delle emissioni climalteranti e nella mitigazione dei cambiamenti climatici. L’amministrazione pubblica cittadina ha infatti approvato lo scorso mercoledì il primo “bilancio climatico”, una sorta di programma finanziario che permetterà alla capitale norvegese di dimezzare entro il 2020 le proprie emissioni di gas serra.
“Conteremo la CO2 come contiamo il denaro”, ha spiegato Robert Steen, vice sindaco della città alla Reuters. Un piano ambizioso, in particolare dopo la notizia relativa al superamento delle 400 ppm di CO2 in atmosfera di pochi giorni fa. Questo infatti avrebbe dovuto essere la soglia limite per evitare di incorrere in cambiamenti repentini ed estremi.
La lungimirante amministrazione pubblica di Oslo ha così deciso di tagliare di 600.000 tonnellate l’anidride carbonica entro il 2020, dai 1,2 milioni del 1990. Ma non è tutto, perché la riduzione entro il 2035 dovrà essere radicale, ovvero raggiungere il 95 per cento.
Come? Sarà la mobilità uno dei settori a dare il maggior contributo. Se dal 2019 le auto private saranno vietate in centro, nei prossimi anni sarà ridotto il numero di posti auto di 1.300 unità, mentre verrà aumentato il pedaggio per entrare in città. Come accade oggi a Milano con l’ecopass.
Non solo. Saranno implementate ulteriormente le piste ciclabili, rinnovata la flotta di autobus con nuovi modelli funzionanti con carburanti alternativi e ridotto gradualmente l’utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento negli edifici pubblici ed uffici.
Un programma senza precedenti, come confermano i rappresentati di C40, network nato per mettere in collegamento le amministrazioni pubbliche delle maggiori città mondiali e aiutarle nella riduzione delle emissioni di gas serra. “Integrare il carbonio nel bilancio finanziario è qualcosa di assolutamente nuovo”, ha dichiarato Seth Schultz, di C40 alla Reuters.
Una scelta radicale, quantomai necessaria quella della capitale norvegese. “Usare queste soluzioni ad Oslo potrebbe aiutare altre città a fare lo stesso”, ha concluso la Commissaria per i trasporti e gli affari ambientali della città, Lan Marie Nguyen Berg, classe 1987.
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