Il 30 settembre, la Ratcliffe-on-Soar, la 18esima centrale più inquinante d’Europa, ha smesso di bruciare carbone. D’ora in poi produrrà idrogeno verde.
Termovalorizzatore di Brescia: elettricità e calore
Se Brescia fosse un organismo vivente, i 600 chilometri di teleriscaldamento sarebbero le arterie. Il termovalorizzatore di Brescia ne sarebbe il cuore.
Se la città di Brescia fosse un organismo vivente, i 600 chilometri e più di rete di teleriscaldamento sarebbero le arterie, il termovalorizzatore sarebbe il cuore.
Come è fatto il termovalorizzatore di Brescia
Composto da tre linee di combustione, di cui una dedicata alle biomasse, tutte di provenienza certificata, l’impianto ha prodotto nel 2011 elettricità pari al fabbisogno di circa 200.000 famiglie e calore pari al fabbisogno di oltre 60.000 appartamenti.
I rifiuti conferiti all’impianto sono quelli non utilmente riciclabili, materiali che rimangono dopo la selezione operata con la raccolta differenziata e che a Brescia si attesta oggi al 44%, con l’obiettivo dichiarato di arrivare al 50.
Una volta entrato nell’impianto il materiale viene bruciato ad una temperatura di circa 1000 gradi. I fumi a contatto con tubi dell’acqua cedono calore generando così vapore. Vapore che va ad alimentare la turbina per la produzione di elettricità. Il calore esausto viene poi convogliato nella rete di teleriscaldamento.
Il termovalorizzatore di Brescia e l’innovazione
Tra il 2008 e il 2011, nell’ambito del progetto europeo Next Gen Bio Waste, è stato introdotto un ulteriore sistema di abattimento delle emissioni, ovvero un nuovo sistema catalitico denominato High Dust in grado di ridurre ulteriormente gli ossidi di azoto.
Ciclo integrato dei rifiuti, recupero di energia, efficienza energetica, riduzione delle emissioni. Ecco l’esempio di una città che si trasforma in smart city e questa città è Brescia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’energia solare continua a battere tutti i pronostici. Per Ember, il fotovoltaico supererà, a livello globale, la maggior le previsioni del settore nel 2024.
Il leader dell’Azerbaigian, che a novembre ospita la Cop29, è stato accolto in Italia come un partner strategico. Cruciali le intese sul gas. Ma non sono mancate le critiche degli attivisti per la linea dittatoriale che continua a perseguire.
Entro tre anni, entrerà in funzione uno dei giacimenti di gas più imponenti d’Italia. Per Eni, il gas è ancora indispensabile per la transizione energetica. Per la scienza, la transizione deve essere rapida.
La più grande compagnia energetica del Paese il 31 agosto ha chiuso l’ultima centrale elettrica a carbone: uno step importante per il futuro danese.
L’enorme centrale solare si chiamerà Sun Cable e prevede anche un cavo sottomarino da 4.300 chilometri per fornire energia a Singapore.
Se continuerà a investire nel solare e nell’eolico, l’Unione europea riuscirà a svincolarsi dalla dipendenza dalle fonti fossili. Lo dimostrano i dati del think tank Ember.
Perché gli Stati Uniti sono il più grande produttore di petrolio al mondo, nonostante la transizione
In un momento in cui la transizione energetica sta accelerando e le energie rinnovabili sono in crescita, la produzione di petrolio negli Stati Uniti non si ferma.
Tra gennaio e giugno in Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ha segnato un +27,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023.