Il viaggio diventa 2.0, eco e condiviso

Crescono i numeri che riguardano la condivisione dell’auto. Complice sicuramente la crescita dei prezzi dei carburanti e dei pedaggi autostradali, ma complice anche un nuovo trend, soprattutto nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni. Preferiti i viaggi più lunghi, quelli da nord a sud o quelli che dalle città metropolitane portano nelle

Crescono i numeri che riguardano la condivisione dell’auto.
Complice sicuramente la crescita dei prezzi dei carburanti e dei
pedaggi autostradali, ma complice anche un nuovo trend, soprattutto
nella fascia d’età tra i 25 e i 34 anni. Preferiti i viaggi
più lunghi, quelli da nord a sud o quelli che dalle città
metropolitane portano nelle periferie.

 

Il successo del viaggio low cost viene sicuramente dal web.
Grazie alla rete e ai social network, è più facile
trovare i compagni di viaggio e la tratta desiderata. Ne è un
esempio la nascita del nuovo sito di condivisione dell’auto
BlaBlaCar.it, naturale evoluzione del
sito Postoinauto.it: nuova veste grafica, apertura ad altri paesi
europei come Inghilterra, Spagna e Francia e una forte componente
social.

 

Il passaggio lo trovo in rete. La nuova
piattaforma mette in contatto conducenti e passeggeri che vogliono
condividere posti in auto e viaggiare in compagnia risparmiando: ad
esempio, si può viaggiare da Roma a Milano con soli 30 euro,
con una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 75%. Secondo uno
studio pubblicato dallo stesso sito, nel corso dell’ultimo anno le
visite sono raddoppiate e i viaggi condivisi sono passati da 10mila
a oltre 34mila, corrispondenti a circa 100mila posti.

 

“Sempre più automobilisti sono alla ricerca di
alternative per ridurre le proprie spese di trasporto”, spiega
Olivier Bremer co-fondatore di postoinauto.it e
ora country manager BlaBlaCar.it. “Offrendo un passaggio ad altre
persone e condividendo così le spese di viaggio possono
risparmiare tranquillamente la metà o i due terzi delle spese
di viaggio, o addirittura ridurle a zero, per un risparmio
complessivo che può raggiungere le centinaia o migliaia di
euro ogni anno”.

La novità sicuramente più “social” e curiosa del
sito è quella che di poter specificare il proprio livello di
loquacità indicando se si è “Bla”, “BlaBla” o
“BlaBlaBla”, permettendo così agli altri di scegliere un
passeggero o un conducente piuttosto silenzioso o che ama le
chiacchiere durante il tragitto.

 

Grazie alle coordinate GPS inegrate il sistema è in
grado di segnalare anche passaggi disponibili su tratte vicine ai
punti di partenza e arrivo desiderati; se il sistema, ad esempio,
non riscontra nessun passaggio per la tratta Bologna-Pescara,
sarà in grado di segnalare automaticamente le offerte di
passaggio presenti ad esempio su Modena-Pescara o
Bologna-Chieti.

 

“In un momento storico caratterizzato da una profonda crisi
dei modelli economici ‘tradizionali’, lo sviluppo di progetti come
BlaBlaCar.it indica che il mercato è alla ricerca di nuove
opportunità e modelli innovativi di crescita sostenibile. Il
consumo collaborativo, vale a dire l’idea di condividere risorse
già disponibili ma inutilizzate, come una stanza nel proprio
appartamento o un posto della propria auto – conclude Bremer – sta
rivoluzionando il modo in cui le persone pensano ai beni o ai
servizi, e permetterà lo sviluppo di nuove iniziative
economiche di successo”.

 

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