Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
L’intero ricavato del Black friday marchiato Patagonia sarà donato a 800 piccole organizzazioni no profit che si occupano di tutelare l’ambiente.
Venerdì 25 novembre ricorre il cosiddetto “venerdì nero”, più noto come Black friday, tradizionale giornata di saldi nata negli Stati Uniti, dove si svolge il giorno dopo la festa del Ringraziamento, e che negli ultimi anni ha preso piede anche in Europa. Il Black friday rappresenta la quintessenza del consumismo, religione laica del Ventunesimo secolo, frutto di una cultura sempre più omologata ed edonistica. Osservando le interminabili file, le scene di isteria e gli accampamenti davanti ai negozi già dalla notte precedente per poter comprare i prodotti più scontati, vengono in mente le parole di Pier Paolo Pasolini, secondo il quale il consumismo “ha privato gli uomini di sacralità e sentimenti, trasformandoli in brutti e stupidi automi adoratori di feticci”.
Patagonia, l’azienda di abbigliamento outdoor che ha fatto della sostenibilità il proprio tratto distintivo, ha pensato a un Black friday differente, incentrato sul rispetto per l’ambiente. La società fondata da Yvon Chouinard ha infatti annunciato che devolverà totalmente gli incassi delle proprie vendite del Black friday a organizzazioni no-profit ambientaliste che operano a contatto con le comunità locali per tutelare aria, acqua e suolo, a beneficio delle generazioni future. Si stima che i ricavati, sia dei punti vendita che del sito web, supereranno i due milioni di dollari e sosterranno piccole associazioni poco note ma che svolgono un ruolo prezioso.
Da oltre trent’anni Patagonia dona l’1 per cento dei suoi ricavi ad associazioni ambientaliste, dimostrando la possibilità di coniugare gli affari e il rispetto per il pianeta e le sue risorse naturali. Attualmente la società californiana ha raggiunto la cifra di 74 milioni di dollari in donazioni.
“In questo momento storico di dissidi e divisioni, crediamo sia importante coinvolgere maggiormente i nostri clienti che amano come noi i luoghi selvaggi e incontaminati ancora presenti sulla Terra – ha dichiarato Rose Marcario, presidente e amministratore delegato di Patagonia. – Se non agiremo in modo audace e coraggioso con ogni mezzo a nostra disposizione i cambiamenti climatici, l’inquinamento di aria e acqua, l’estinzione delle specie e l’erosione del suolo avranno delle conseguenze inevitabili e definitive. Le minacce che gravano sul nostro pianeta riguardano tutti, a prescindere dall’appartenenza politica o etnica, in qualsiasi parte del globo”.
Non è la prima volta che Patagonia “sfrutta” il Black friday per differenziarsi dagli altri marchi e per ridefinire a suo modo il consumismo. È celebre la campagna Non comprate questa giacca, con cui l’azienda nel 2011 invitava i propri clienti a riparare e riciclare i loro vestiti anziché acquistarne di nuovi senza un reale bisogno, per proteggere l’ambiente.
I ricavi ottenuti da Patagonia in occasione del Black friday hanno superato abbondantemente le previsioni e si aggirano sui dieci milioni di dollari. L’intera cifra, come promesso, sarà ripartita tra oltre ottocento associazioni ambientaliste.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.


