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Dopo essere stati i primi a mettere fuorilegge le buste di plastica, ora in Italia tocca all’industria e alla filiera gestire gli imballaggi in bioplastica.
Sottoscritto un accordo biennale di 1 milione e 500 mila euro all’anno tra ministero dell’Ambiente, Corepla, Conai, Assobioplastice e il Consorzio italiano compostatori, per realizzare una corretta filiera per il recupero e la gestione degli imballaggi in plastica biodegradabili e compostabili.
I fondi messi a disposizione da Corepla saranno suddivisi per avviare dei programmi di inclusione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti organici, per realizzare campagne informative per la valorizzazione ed il corretto sviluppo dei sistemi di raccolta e trattamento di questo tipo di imballaggi nella frazione organica, e per sensibilizzare i cittadini, le istituzioni e le imprese verso la miglior gestione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile.
“Recupero, riciclo e riuso sono i cardini della corretta gestione dei rifiuti e dell’economia circolare, l’unica possibile per il futuro. Il nostro Paese può contare su eccellenze in materia di recupero di imballaggi e questo protocollo ne è una ulteriore prova”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti.
La volontà è quella di arrivare ad avere sempre meno rifiuti che finiscono in discarica, grazie ad una filiera in grado di trattare tutti i materiali presenti nel mercato. Anche nel caso delle bioplastiche servirà dunque una corretta gestione ambientale.
“L’industria delle bioplastiche rappresenta una voce fondamentale dell’economia circolare europea; è uno dei settori a più alto tasso di innovazione, in grado di creare nuova occupazione e di disegnare modelli di sviluppo e di rigenerazione territoriale che dicono no alla società del rifiuto e della dissipazione delle risorse naturali in direzione invece di un’Europa a zero rifiuti”, ha dichiarato Marco Versari, Presidente di Assobioplastiche.
“Corepla e tutta la filiera dei consorzi degli imballaggi – ha concluso Galletti – sono in prima linea per aiutare l’Italia a raggiungere questo obiettivo, che è ambientale ma è anche di civiltà e può rappresentare un importante volano di sviluppo e occupazione”.
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