
La Cina ha registrato il primo calo delle emissioni di CO2 dovuto a fattori strutturali e non a un calo della domanda.
Porteranno elettricità laddove non arriva, in particolare nelle zone rurali, ancora oggi tagliate fuori dalla rete tradizionale.
Saranno circa 250 i megawatt installati nei prossimi 5 anni. Lo rende noto SunEdison, azienda specializzata nello sviluppo e nell’installazione di piccole centrali solari e Omc Power, che fornisce e distribuisce energia elettrica nell’India rurale.
La collaborazione tra le due aziende porterà alla realizzazione di 5000 piccole centrali elettriche solari che forniranno energia elettrica a circa 10 milioni di persone. Si tratta di numeri elevatissimi, confermati anche da Ahmad Chatila, presidente di SunEdison: “Nel mondo ci sono circa 1,5 miliardi di persone che non hanno accesso all’elettricità e altri 1,5 miliardi che non hanno una rete affidabile e costante”.
Entro i prossimi anni l’elettricità arriverà nelle case dei 400 milioni di indiani che ancora non vi hanno accesso. “I costi dell’energia elettrica solare sono scesi drasticamente e continuano a scendere, rendendola una fonte migliore rispetto alle fossili tradizionali”, spiega Chatila. “Mentre un 1 gigawatt prodotto da una centrale a carbone può richiedere da 3 a 4 anni per essere costruito, e una centrale nucleare di capacità simile può richiedere dai 5 ai 10 anni, un impianto solare fotovoltaico può essere sviluppato e costruito in meno di un anno e può competere sui costi”.
Fino ad oggi SunEdison ha già realizzato 60 mini centrali che forniscono energia rinnovabile 24 ore al giorno, per 365 giorni l’anno. Numeri che diamo per scontato, ma che nelle zone più povere del pianeta possono cambiare radicalmente la vita. “Non ci fermeremo fino a quando non avremo cambiato la vita di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, quelle meno abbienti e svantaggiati”.
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