Il 90% degli italiani si sente “costretto” a usare l’auto a causa del trasporto pubblico poco efficiente e di una cattiva pianificazione urbanistica.
Il futuro dell’industria dell’auto tra crisi delle materie prime, caro energia e transizione ecologica
Come sta reagendo il comparto alla crisi in atto? Luigi Ksawery Luca’ di Toyota Italia: l’impegno verso le zero emissioni non sia messo in discussione.
Crisi delle materie prime, caro energia, un conflitto in corso nel cuore dell’Europa. In questo difficile scenario l’industria dell’automobile sta affrontando una sfida epocale, quella della transizione verso una mobilità più sostenibile. Un percorso, già avviato da tempo, lungo il quale sono emersi nuovi e imprevisti ostacoli. Ma questo scenario, tiene a precisare l’amministratore delegato di Toyota Motor Italia Luigi Ksawery Luca’, “non deve mettere in discussione l’impegno di tutti, e soprattutto delle case automobilistiche, verso la neutralità carbonica e verso le zero emissioni”.
Luigi Ksawery Luca’: un approccio multi-tecnologico contro le crisi
La mobilità è un diritto di tutti. E il ruolo dei costruttori, sottolinea Luigi Ksawery Luca’, “è quello di fornire soluzioni che siano accessibili anche dal punto di vista finanziario per l’utente finale”. Favorire la transizione ecologica del comparto senza lasciare indietro nessuno è uno degli obiettivi centrali di Toyota, nella sua evoluzione da classica automotive company al più ampio concetto di mobility company.
Un percorso che, nell’ottica della Casa giapponese, deve basarsi sulla diversificazione e su un approccio multi-tecnologico alla mobilità, “cercando di offrire soluzioni con il più basso impatto ambientale possibile, in funzione delle diverse situazioni geografiche, temporali e individuali”. Full hybrid quindi, che si affianca all’elettrico a batteria e all’idrogeno, con l’obiettivo di andare oltre le zero emissioni e di superare le limitazioni individuali.
Il full hybrid si affianca all’elettrico a batteria e all’idrogeno
La tecnologia più impattata dall’aumento dei costi delle materie prime sarà sicuramente l’elettrico a batteria. Di conseguenza è fondamentale continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo per cercare di ridurre l’utilizzo e il costo di materie rare. Toyota, spiega Luigi Ksawery Luca’ , “punta ad abbattere del 50 per cento il costo delle batterie entro la seconda metà di questo decennio”.
Per quanto riguarda l’idrogeno, la Casa giapponese intende fornire un contribuito concreto alla creazione di una vera e propria società fondata su questo vettore, che ne sfrutti a pieno il potenziale nel campo della mobilità e non solo. Una vision che si incarna nella strategia Beyond Zero, il cui obiettivo non è solo quello arrivare alle zero emissioni ma di andare oltre. Per costruire una società migliore per tutti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Con il debutto della suv iX2 procede la transizione del gruppo Bmw. In crescita il mercato delle elettriche col “15% delle vendite totali”. Annunciati 15 nuovi modelli a “zero” emissioni nel 2024.
Pratiche, spaziose, quasi mai belle: dopo i successi degli anni ’90 le monovolume sono al tramonto, rimpiazzate da suv e crossover. Meglio se elettrici, come la nuova Renault Scenic.
Dopo l’annuncio il dicembre scorso, l’elettrica E-3008 adesso è disponibile nelle concessionarie; dall’accesso agli incentivi all’autonomia reale, fino alla forte attenzione al comfort, vi raccontiamo tutto nella nostra prova.
La Lombardia prima regione per colonnine, la Campania registra il maggiore incremento. Il nostro paese non sfigura nel confronto con le nazioni europee.
Aumenta la vendita di auto elettriche ma siamo ancora lontani dalla media europea. Crescono le colonnine di ricarica e si arresta l’ascesa delle e-bike.
Icona pop degli anni Settanta, oggi debutta ufficialmente l’elettrica Renault 5 E-Tech. Ripercorriamo con le immagini la storia della city car francese, nuovo simbolo della transizione elettrica del marchio.
La grande sfida dell’auto elettrica è quella dell’accessibilità, giocata sui valori della leggerezza e dell’efficienza; fra gli esempi virtuosi più recenti, la nuova Dacia Spring electric.
Le auto elettriche in Italia sono troppo grandi e costose. Dalla primavera sono attesi però modelli più compatti e accessibili, come la Citroën e-C3.