![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Nel 2050 l’Ue vuole ridurre del 90 per cento l’impatto della mobilità. Le strategie di Toyota, da 25 anni all’avanguardia sul fronte dell’elettrificazione.
Lo scorso dicembre la Commissione europea ha presentato la sua strategia per una mobilità intelligente e sostenibile. Un percorso in tre tappe che è parte del maxi-piano sul clima per realizzare il green deal e decarbonizzare il continente entro il 2050. Si punta, entro quella data, a ridurre del 90 per cento le emissioni del settore dei trasporti rendendolo più intelligente, competitivo, sicuro, accessibile e a prezzi abbordabili.
Il primo step guarda al 2030, quando sulle strade europee dovranno circolare almeno 30 milioni di auto a emissioni zero e la mobilità automatizzata sarà diffusa su larga scala; si prevedono inoltre il raddoppio del traffico ferroviario ad alta velocità, l’impatto climatico zero per almeno 100 città e navi non inquinanti pronte per il mercato. Cinque anni dopo sarà la volta degli aeromobili di grandi dimensioni a zero emissioni, mentre entro il 2050 sono previsti il raddoppiamento del traffico merci su rotaia, la piena operatività una rete transeuropea di trasporto multimodale e, soprattutto, la quasi totalità di automobili, furgoni, autobus e veicoli pesanti nuovi a zero emissioni.
Sul fronte politico, lo scorso ottobre la Conferenza globale delle Nazioni Unite di Pechino sul trasporto sostenibile si è conclusa con un documento finale, nel quale si invitavano tutte le nazioni ad accelerare la trasformazione verso un trasporto più ecologico, implementando le tecnologie più innovative; al contempo, l’Italia sì è detta pronta ad allinearsi a Bruxelles sul graduale phase out delle automobili nuove con motore a combustione interna a partire dal 2035. Anche il mercato appare sempre più orientato in questa direzione: il 2021 ha segnato dati record nel nostro paese per le vetture “alla spina”, mentre secondo uno studio di Ernst & Young già nel 2033 si venderanno più auto elettriche rispetto a quelle a benzina e diesel, con un anticipo di cinque anni rispetto alle precedenti previsioni.
Rispetto a una strada ormai tracciata, tra le case automobilistiche c’è chi può partire da una situazione di vantaggio. È il caso di Toyota, forte di un percorso iniziato 25 anni fa che gli consente di mettere a frutto l’esperienza tratta da oltre 19 milioni di veicoli elettrificati venduti a livello globale. Un cammino ulteriormente rafforzato con la strategia annunciata nelle scorse settimane sui veicoli elettrici a batteria: entro il 2030 Toyota Motor Corporation prevede di lanciare trenta nuovi modelli e di raggiungere a livello globale 3,5 milioni di vendite l’anno di veicoli elettrici a batteria, dei 9,5 milioni l’anno relativi ai veicoli elettrificati.
Concentrandosi sull’Europa Occidentale, entro la stessa data la casa giapponese punta a un mix di vendita di veicoli a zero emissioni di almeno il 50 per cento, con la capacità e la possibilità di incrementare tale percentuale qualora la domanda dovesse aumentare ulteriormente; ed è pronta entro il 2035 a raggiungere il 100 per cento di riduzione di CO2 in tutti i nuovi veicoli. Un obiettivo, quest’ultimo, conseguibile solo a patto che – entro tale data – siano disponibili infrastrutture sufficienti per la ricarica elettrica e per il rifornimento di idrogeno, e sia incrementata la capacità di energia rinnovabile necessaria.
Questi obiettivi saranno raggiunti accelerando l’elettrificazione e offrendo a tutti i propri clienti una gamma diversificata di soluzioni di propulsione particolarmente efficienti per la riduzione delle emissioni di CO2. Si partirà quest’anno con il suv bZ4X, il primo modello Toyota ad essere costruito sulla nuova piattaforma e-TNGA dedicata ai veicoli alimentati a batteria; basata su una sottile batteria posizionata interamente sotto il pianale del veicolo che si integra con il telaio, questa piattaforma è estremamente flessibile e performante darà vita ad altri sei veicoli bZ a zero emissioni.
La gamma bZ richiama direttamente alla strategia Beyond Zero, in cui l’obiettivo delle zero emissioni rappresenta una tappa intermedia verso un futuro nel quale spostarsi renda il mondo un luogo migliore, e dove la mobilità delle persone possa svilupparsi in totale sicurezza, senza barriere e limitazioni. L’obiettivo delle zero emissioni, oltretutto, non riguarda solo i veicoli: anche negli stabilimenti di produzione, Toyota punta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2035 apportando continui miglioramenti nella riduzione del consumo energetico e ampliando l’uso di tecnologie innovative di ingegneria di produzione.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
L’Italia dell’auto vista dalla Cina? “Un meraviglioso Paese”. Il colosso cinese Chery approda in Italia. E mentre l’Europa riscopre il protezionismo, marchi (per ora) sconosciuti tessono alleanze strategiche.
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.
Dopo il trasloco del 2024 da Roma a Misano, il prossimo anno la Formula E non farà alcuna tappa nel nostro paese. È un addio o un arrivederci?
Le ibride nel mese guadagnano 5,4 punti e superano il 40% di share. Piacciono soprattutto suv e crossover, con Nissan Quashqai sul secondo gradino del podio; cosa offre il nuovo modello.
Chiamatele giardinette, familiari o shooting brake. Alternative a suv e crossover, cresce l’offerta di station wagon elettriche che uniscono praticità, stile ed efficienza. Come la Bmw i5 Touring
La mobilità elettrica sempre più una scelta strategica anche per le piccole imprese. Oltre ai vantaggi ambientali e i minori costi operativi, crescono i servizi offerti dai costruttori. Ultimo esempio quello di Ford.
I fondi per le auto elettriche sono terminati in meno di un giorno. Cresce l’interesse degli italiani ma in molti sono rimasti tagliati fuori dalla misura.