Difficili da estrarre e isolare dagli altri elementi, le terre rare si trovano anche negli smartphone. Risorse spesso dimenticate che è invece importante valorizzare. E riciclare.
Internet delle cose: tre innovazioni per la sicurezza e la qualità della vita
L’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato, nel giro di pochi anni, abitudini e consuetudini, usi e costumi che sembravano inossidabili. È arrivata persino a modificare il modo in cui ci informiamo e ci relazioniamo con gli altri: si pensi ai social network. Alcuni dispositivi sono spariti dalle case e dagli uffici, altri stanno per seguire lo stesso
L’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato, nel giro di pochi anni, abitudini e consuetudini, usi e costumi che sembravano inossidabili. È arrivata persino a modificare il modo in cui ci informiamo e ci relazioniamo con gli altri: si pensi ai social network. Alcuni dispositivi sono spariti dalle case e dagli uffici, altri stanno per seguire lo stesso destino. Eppure, a giudicare da ciò che i colossi del tech hanno in cantiere, il cambiamento più significativo deve ancora avvenire. Qualche volta, attraverso singole innovazioni rivoluzionarie. Spesso, mediante l’integrazione di alcune soluzioni già esistenti che, messe insieme, hanno un potenziale infinitamente maggiore. Ecco qualche esempio di innovazioni più o meno grandi, di “reti” di tecnologie e di dispositivi che magari non si vedono ma che sono destinati ad avere un grosso impatto sul nostro vissuto.
Internet pedala con noi
È uno dei mezzi di trasporto più antichi (oltre che uno dei più sostenibili), ma offre grandi margini di modernizzazione. La pedalata assistita è uno di questi, ma non l’unico. Con Bosch, infatti, la bicicletta si connetterà a Internet: il ciclocomputer Kiox, infatti, permetterà di tenere sotto controllo i dati di allenamento. Grazie all’app COBI.Bike si potranno avere invece funzioni come la navigazione e il monitoraggio fitness, oltre alla connessione con servizi e app di terzi come Apple health, Google fit e komoot. Proprio l’integrazione fra le tecnologie di Bosch e quelle di aziende esterne prende sostanza uno dei più grandi cambiamenti dei prossimi anni. Tale condivisione permetterà infatti di avere tutto a portata di smartphone (o di occhiali da 007 ). E nei prossimi paragrafi vediamo in quali altri ambiti.
La casa in un’app
Dalla bici alla casa, Home connect permetterà di gestire da remoto, e tramite un’unica app, tutti i dispositivi connessi: dalle luci al riscaldamento, dalla sicurezza ai device di intrattenimento di un numero sempre maggiore di aziende terze. A proposito di casa, ma più in generale di spazi privati, Spexor segnala tempestivamente eventuali intrusioni, rilevate mediante sensori di rumore, movimento e pressione dell’aria. Le notifiche vengono inviate allo smartphone dell’utente tramite Wi-Fi o lo standard di tecnologia wireless IoT Lpwa (Low power wide area, ovvero il protocollo studiato appositamente per applicazioni che devono condividere una mole limitata di dati – temperatura, umidità, aperto/chiuso, come appunto gli elettrodomestici di casa).
Dalla Terra allo spazio
Infine, uno sguardo più su, allo spazio. Bosch lavora con la Nasa, a cui fornisce il sistema SoundSee. Ovvero, una raffinata tecnologia capace di rilevare – tramite l’analisi sonora – potenziali anomalie e fornire indicazioni sulla necessità di manutenzione delle sofisticate attrezzature spaziali. Magari, ci permettiamo di aggiungere, l’utilizzo di tali tecnologie (anche in versione semplificata) potrebbe essere allargato al monitoraggio delle nostre infrastrutture, dalle gallerie ai viadotti. E non serve aggiungere altro.
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