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Secondo uno studio del Cnr il 2018 è stato un anno record per il caldo: più di 1,5 gradi sopra la media dell’ultimo trentennio. Dati che confermano i cambiamento climatici.
Il 2018 è stato l’anno più caldo dal 1800 ad oggi per l’Italia: con un’anomalia di +1,58°C (gradi centigradi) sopra la media, lo scorso anno ha superato il precedente record del 2015 (+1,44 gradi sopra la media). A stimarlo è il Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche, secondo dati statistici che comunque considerano la media di riferimento degli ultimi trent’anni, che secondo l’Istat si attesta sui 14,5 gradi. Il Cnr invece non fornisce una media aggregata, ma si basa sulla sommatoria delle rilevazione delle diverse centraline, poste a latitudini e altitudini anche molto diverse tra loro.
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A parte i mesi di febbraio (con un’anomalia negativa) e marzo (con valori nella media), tutti gli altri dieci mesi del 2018 hanno fatto registrare anomalie positive e nove di essi di oltre un grado rispetto alla media.
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Particolarmente eccezionali sono stati i mesi di gennaio (il secondo gennaio più caldo dal 1800 ad oggi con una anomalia di +2,37 gradi rispetto alla media) e aprile (il più caldo di sempre, con un’anomalia di +3,50 gradi rispetto alla media).
Il #Cnr-Isac rivela che il #2018 è stato l’#anno più #caldo dal 1800 a oggi, con un anomalia di +1.58°C sopra la media e ha superato il record del 2015https://t.co/tf7q52XYs0 pic.twitter.com/LFKqo7RE02
— Ufficio Stampa Cnr (@StampaCnr) 7 gennaio 2019
Secondo il ricercatore Michele Brunetti, responsabile della Banca dati di climatologia storica dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima di Bologna, “l’anomalia del 2018, se presa in esame singolarmente, non ci permette di trarre conclusioni relativamente alle tendenze in atto; tuttavia, se vista nel contesto degli ultimi 220 anni di storia climatica dell’Italia, è l’ennesima conferma del fatto che siamo in presenza di un cambiamento climatico importante per il nostro paese. Significativo è il fatto che tra i 30 anni più caldi dal 1800 ad oggi 25 siano successivi al 1990. L’eccezionalità del 2018 non ha interessato solo l’Italia, l’anno appena concluso è risultato il più caldo da quando sono disponibili osservazioni anche per Francia, Svizzera, Germania e Austria”.
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