Diritti animali

Italia, diminuisce il randagismo e aumentano le adozioni

Il randagismo è una piaga in Italia, ma i dati forniti dal ministero della Salute rilevano un trend positivo: meno randagi e più adozioni di cani e gatti.

Il randagismo sul suolo nazionale diminuisce, mentre aumentano le adozioni presso i canili. A rilevarlo sono i dati diffusi dal ministero della Salute trasmessi dalle regioni e dalle provincie autonome italiane, sottolineando che i numeri della Sicilia e della Calabria del 2020 non sono stati ancora pubblicati. Ci sono meno ingressi nei canili sanitari e più adozioni di cani e gatti, quindi. Un trend in miglioramento che accentua la percezione di un rinnovato interesse per gli animali domestici e per i loro diritti.

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Nel 2020 sono aumentate le adozioni sia di cani sia di gatti © Oipa

Randagismo in Italia

Nel 2020 76.192 animali sono entrati nei canili sanitari e 42.665 nei rifugi (nel 2019 erano, rispettivamente, 86.982 e 45.695). I cani adottati complessivamente sono 42.360 e i gatti sterilizzati 61.749 (nel 2019 erano, rispettivamente, 29.512 e 61.588).

“Nel confrontare i dati del 2020 e del 2019 va comunque tenuto conto del periodo di lockdown che ha reso più difficile il monitoraggio regionale e forse il salvataggio di molti animali, nonostante gli sforzi dei volontari e delle associazioni”, ha commentato il presidente dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), Massimo Comparotto.

Nel 2020 l’Oipa ha dato in adozione 3.586 animali (3.105 nel 2019), ne ha soccorsi e curati 3.672 (1.503 cani, 1.773 gatti e 396 di altre specie, mentre nel 2019 erano stati 3.272), raccogliendo 31.290 chili di cibo secco e umido (24.098 nel 2019). Tutti numeri confortanti in merito al problema del randagismo nel nostro paese.

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I dati forniti dal ministero della Salute son confortanti in tema di diritti animali © Oipa

“Si tratta di un dato molto positivo, reso possibile tanto dall’aumento del numero dei volontari quanto da una maggiore sensibilità dimostrata dalle persone nei confronti di cani e gatti senza casa”, ha aggiunto Comparotto. Resta da vedere se anche l’anno in corso farà registrare lo stesso trend positivo e se davvero si assisterà a una diversa concezione degli animali domestici e del loro ruolo nelle famiglie.

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