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Grazie ad un accordo tra il governo, i nativi e le imprese forestali, l’85 per cento della Great Bear Rainforest è stato dichiarato protetto.
Guardando distrattamente una foto di questo animale ci si potrebbe chiedere che cosa ci fa un orso polare nel fitto di una foresta temperata. In realtà è un orso kermode (Ursus americanus kermodei), una sottospecie di orso nero americano che vive quasi esclusivamente nella Great Bear Rainforest, la foresta del Grande orso, situata nella British Columbia, in Canada.
L’orso kermode, il cui candore del mantello è dovuto a un allele recessivo molto comune nella popolazione, proprio a causa della colorazione viene anche chiamato “orso spirito” ed ha un elevato valore spirituale e mitologico per le popolazioni native che da secoli condividono la foresta con questi animali. Quest’area unica e incontaminata, vasta circa tre milioni di ettari e grande come il Belgio, è una delle più grandi foreste pluviali temperate del mondo e oggi è finalmente salva.
Dopo venti anni di richieste e di lotte, le Prime Nazioni (le popolazioni indigene dell’odierno Canada), il governo, le imprese forestali e le associazioni ambientaliste hanno trovato un accordo, la Great Bear Rainforest è stata dichiarata protetta, nell’85 per cento della foresta è ora proibito il disboscamento. L’accordo, annunciato dal governo della provincia canadese della British Columbia, insieme ai governi delle Prime Nazioni, è stato raggiunto anche grazie al sostegno delle associazioni ambientaliste Greenpeace, Forest Ethics e Sierra Club British Columbia.
Si tratta di una vittoria storica, meno di venti anni fa infatti oltre il 95 per cento della Great Bear Rainforest non era tutelato e le motoseghe abbattevano decine di alberi millenari. La protezione della foresta è anche fondamentale per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici ed eviterà che vengano rilasciate nell’atmosfera circa 640mila tonnellate di anidride carbonica l’anno.
“Abbiamo finalmente raggiunto un sistema di gestione forestale basato sulla scienza e che riconosce l’importanza di proteggere le antiche foreste”, ha dichiarato Nicolas Mainville, attivista di Greenpeace Canada.
Quei bizzarri orsi dalla pelliccia color panna, che non sono mai stati cacciati dai nativi per motivi spirituali, potranno continuare ad aggirarsi come spiriti tra gli alberi per molti secoli ancora.
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