
Il rapporto annuale dell’agenzia Irena indica che il 92,5 per cento dei nuovi impianti installati nel 2024 è legato alle fonti rinnovabili.
Google continua ad investire nelle energie rinnovabili, come fa da anni, e annuncia nuovi accordi per raddoppiare l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili, aggiungendo ulteriori 842 megawatt di capacità. Correndo veloce in direzione di riuscire ad alimentare tutto ciò che fa con l’energia pulita, Google ha stipulato contratti per l’acquisto di energia a lungo termine. “Si
Google continua ad investire nelle energie rinnovabili, come fa da anni, e annuncia nuovi accordi per raddoppiare l’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili, aggiungendo ulteriori 842 megawatt di capacità. Correndo veloce in direzione di riuscire ad alimentare tutto ciò che fa con l’energia pulita, Google ha stipulato contratti per l’acquisto di energia a lungo termine. “Si tratta di offerte a livello mondiale su 3 continenti, 6 offerte in totale, negli Stati Uniti e Cile e Svezia” ha spiegato Michael Terrell, che guida la politica energetica e strategia di mercato per l’infrastruttura globale di Google.
Questa nuova barcata di energia potrà quindi essere utilizzata per alimentare, direttamente o indirettamente, i suoi voracissimi data center.
L’obiettivo è triplicare gli acquisti di energia pulita entro il 2025. Fino a oggi Google aveva acquistato circa 1,2 gigawatt di capacità di energia pulita in tutto il mondo. Prima di questo annuncio, la società aveva già fatto notare di essersi dedicata ad acquistare energia rinnovabile più di qualsiasi altra azienda. Ora, altri 842 megawatt di capacità s’aggiungono attraverso una varietà di progetti, verso un totale di ben 2 gigawatt.
Con questi ulteriori 842 megawatt si abbatteranno ancor di più le emissioni nocive rendendo quindi Google uno dei colossi più all’avanguardia nel comparto delle tecnologie sostenibilità. Ad oggi, Google ha già investito circa 2,5 miliardi di dollari in progetti di energia rinnovabile.
Google punta a triplicare gli acquisti di energia rinnovabile entro dieci anni, così come prevede il Business Act on Climate Pledge firmato lo scorso luglio da diverse multinazionali americane con la Casa Bianca, ed alimentare il 100% delle proprie attività con energia pulita.
Il primo contratto di acquisto di energia pulita risale al 2010 con la realizzazione di un parco eolico in Iowa. In seguito sono stati effettuati altri acquisti di energia simili nel corso degli ultimi cinque anni fino ad arrivare agli accordi annunciati ora con il primo progetto legato al fotovoltaico. All’inizio di quest’anno, Google aveva anche annunciato di aver investito 300 milioni di dollari in una raccolta fondi da 750 milioni di dollari a favore di SolarCity per finanziare i progetti fotovoltaici residenziali. Inoltre, ad agosto 2015 ha finanziato quello che probabilmente è il più ampio progetto di mappatura globale delle potenzialità dell’energia fotovoltaica. Per completare il quadro, i 2,5 miliardi di dollari stanziati finora per finanziare 22 progetti di rinnovabili in tutto il mondo.
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