Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
L’azienda di abbigliamento outdoor ha convertito parte della propria produzione per realizzare camici e mascherine per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
A causa dell’emergenza rappresentata dalla pandemia di Covid -19, le mascherine sanitarie sono presto esaurite ovunque, o quasi, e i prezzi di questo e altri dispositivi sanitari, secondo l’Oms, sono cresciuti di ben sei volte dall’inizio dell’epidemia. Per sopperire a questa mancanza, Confindustria Trento ha chiesto alle industrie del settore tessile trentino di riconvertire la propria produzione.
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La Sportiva, azienda specializzata nella produzione di scarpette d’arrampicata e di scarponi per l’alta montagna, con sede a Ziano di Fiemme, ha immediatamente accolto la richiesta e riconvertito parte dei macchinari del proprio stabilimento produttivo per la produzione di mascherine e camici da destinare, inizialmente, alla Protezione civile di Trento.
Anche La Sportiva si mobilita per far fronte all’attuale emergenza sanitaria, rispondendo alla mancanza di dispositivi protettivi quali camici e mascherine certificate con una prima produzione in supporto della Protezione Civile di Trento.https://t.co/fIM4pawA2q pic.twitter.com/NlxAVscBpe
— La Sportiva (@lasportivatwitt) March 30, 2020
L’obiettivo dell’azienda, che aveva cessato totalmente la produzione ben prima che il decreto ministeriale imponesse la chiusura delle fabbriche di beni non necessari, è di produrre tremila mascherine al giorno. Per farlo sono state richiamate dalla cassa integrazione otto persone, impegnate a realizzare i prototipi delle mascherine conformi agli standard richiesti dall’Istituto superiore della sanità di Torino. La produzione è partita e si attende ora la certificazione che consenta a La Sportiva di distribuire i dispositivi sanitari.
“Produciamo in Trentino dal 1928 avvertendo da sempre una forte responsabilità sociale nei confronti di un’intera comunità che fa della solidarietà e dell’aiuto reciproco una caratteristica fondamentale – ha dichiarato Lorenzo Delladio, Ceo e presidente di La Sportiva -. Siamo chiamati ad impegnarci per affrontare questa emergenza, per farlo ci siamo dotati delle materie prime adeguate per poter produrre una prima partita di 55mila mascherine che andranno alla Protezione civile di Trento.
Parallelamente stiamo cercando di far certificare in autonomia altri materiali in modo da renderci indipendenti anche con grembiuli e altri componenti di protezione e quindi passare ad una produzione industrializzata che permetterà nel brevissimo di raggiungere produzioni giornaliere ben più importanti. Augurandoci che questo possa contribuire a mettere in sicurezza le centinaia di operatori sanitari che operano sul territorio trentino e che oggi hanno bisogno di tutto il nostro sostegno. Uniti seppure divisi, scaleremo anche questa montagna, è quel che ho detto ai miei collaboratori all’inizio dell’emergenza ed è il messaggio che voglio dare oggi anche a tutti coloro che sono in prima linea per combattere questa battaglia. La Sportiva c’è e vi sostiene”.
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