Il turismo escursionistico è una delle forme di viaggio più sostenibili da praticare. E fra i cammini più affascinanti c’è quello che conduce al sito incaico del Machu Picchu, nelle Ande peruviane.
La via della seta
La lavorazione della seta è testimoniata da reperti archeologici di età tardo-neolitica, dal 3.000 a.C. Le prime tracce della sua diffusione…
Storia e leggenda si fondono spesso assieme nella ricerca delle
origini di un commercio così importante da farsi sinonimo di
un grande impero e di quanto, nel corso dei secoli, è
confluito in esso insieme al materiale prezioso che principalmente
lo rappresenta. Nata in Cina in epoca molto antica, la sericoltura
lega la sua invenzione a un’origine mitica e in particolare alla
moglie del leggendario imperatore Huang-ti, vissuto tra il
ventiseiesimo ed il ventisettesimo secolo avanti Cristo, cui
vengono attribuite alcune delle invenzioni che hanno favorito il
progresso della civiltà: dalla sericoltura alla scrittura,
dalla ruota del vasaio al primo trattato di medicina.
La lavorazione della seta è testimoniata da reperti
archeologici di età tardo-neolitica, che ne testimoniano la
conoscenza e l’utilizzo già dal 3.000 a.C. Le prime tracce
della sua diffusione al di fuori dell’impero cinese risalgono
invece al III secolo (a.C.) epoca in cui il prezioso tessuto
circolava grazie ad un popolo di nomadi razziatori, gli Xiongnu, o
come dono a principi stranieri da parte degli imperatori della
dinastia Han.
La Via della Seta è stata per secoli l’unica via d’accesso
al grande impero cinese, dal Medio Oriente e dal bacino del
Mediterraneo: una distanza di oltre settemila chilometri percorsa
per secoli da eserciti e carovane, un lungo cammino che portava
verso l’occidente quel tessuto così amato e ricercato anche
nell’impero romano e di cui l’impero cinese manteneva il monopolio.
La seta diviene così occasione e strumento di scambio, ma
anche di arricchimento per le città che si trovavano lungo
il tragitto, che divengono man mano sempre più abitate e
più ricche, punto di incontro non solo di mercanti e
avventurieri, ma anche di artisti e culture diverse.
Insieme a pietre preziose, spezie e vasellame provenienti
dall’Asia, come dall’Africa o dall’Europa, un flusso continuo di
eserciti, esploratori, missionari, ambasciatori, artisti o semplici
avventurieri portavano con sé la loro cultura e la loro
arte, il loro pensiero e la loro religione: attraverso la Via della
Seta nuovi popoli si incontrano, aprendo scambi commerciali e
culturali che pongono le basi di un primo incontro fra l’oriente e
l’occidente.
Loredana Filippi
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