
Record di auto circolanti nella penisola: oltre 40 milioni. L’elettrico cresce ma non sfonda e il trasporto pubblico locale rischia una forte contrazione.
Ecco le novità, in ordine di bellezza, presentate al Salone dell’automobile di Ginevra 2014. Concept e nuovi modelli che prefigurano auto di prossima produzione o che fanno intravedere le linee di sviluppo delle marche automobilistiche.
La bellezza è nelle idee più eteree e leggere, nell’armonia, nella nobiltà d’ispirazione, nell’eccellenza tecnologica. Per questo diamo per assodato che un’automobile, per essere considerata bella, deve essere rispettosa dell’ambiente, e non un mostro nero ingordo di petrolio.
Questa è la classifica dei più bei modelli esposti al Salone dell’automobile di Ginevra 2014. Lode ai designer, alle case produttrici che credono nell’ecologia, agli ingegneri che realizzano oggi auto con trazioni ibride, elettriche o a idrogeno che correranno sulle strade del futuro con sempre meno pesi sull’ambiente, sempre più leggere.
Qui si premiano la bellezza non solo delle forme e della livrea, ma anche la bellezza coraggiosa e visionaria dell’impresa di Nunzio La Vecchia. Un modello di questa splendida automobile, che corre con la tecnologia NanoFlowcell, era già stato presentato da La Vecchia nel 2010, sviluppato con il produttore svedese di supercar Koenigsegg. Ora, dopo aver siglato un accordo con la tedesca Bosch, presenta qui a Ginevra la nuova Quant e-Sportlimousine. I quattro separati motori elettrici alimentati a NanoFlowcell (una tecnologia che combina aspetti degl accumulatori elettrochimici con le fuel cell) sprigionano 920 CV di potenza. Anche Usa Today la pubblica come prima nel servizio Sexy new cars at Geneva Motor Show.
La Casa bavarese svela qui la più recente evoluzione della sua grande coupé ibrida plug-in che unisce i vantaggi dell’elettromobilità con quelli dei motori a combustione. La prima concept car era stata mostrata al Salone dell’automobile di Francoforte nel 2009. La Bmw, con la linea “i”, ha deciso di mettere in commercio a partire dalla i3 una gamma di automobili a trazione alternativa, sofisticate e coraggiose. La Bmw i3 è sold-out in mezzo mondo, le vendite hanno superato le aspettative e ci sonno quasi 6 mesi. Nella i8, il taglio del Cx si è fuso nella tensione verso un’estetica innovativa e da batticuore. I giochi di linee e superfici hanno anche risvolti tecnici, come per esempio nel caso del “canale” creato dai pannelli della carrozzeria alle spalle del finestrino posteriore. Anche gli interni sono realizzati in materiali sostenibili. Per l’autunno del 2014 Bmw annuncia anche la disponibilità in anteprima mondiale dei gruppi ottici laser.
Non si può non essere innamorati della Tesla. È stata fondata da un imprenditore geniale e visionario, un tycoon della Silicon Valley, Elon Musk. Apre stabilimenti in Usa, non in Cina, per dare lavoro là dove c’è il know-how. Sta studiando una partnership con Apple. Sta convincendo tutti gli scettici – anche i commediografi di Top Gear – della bontà della trazione elettrica. E ora, qui a Ginevra, annuncia nuovi piani di espansione in Europa. La Model S è stata la prima berlinona d’alta gamma elettrica al mondo, silenziosa, soave, suadente, sinuosa e potente, fino a 476 CV.
I 6 milioni di vetture ibride vendute di cui 1 milione solo negli ultimi 9 mesi sono la dimostrazione di una scommessa vinta da parte di Toyota. Il prossimo passo nell’ambito delle strategie per offrire una mobilità sempre più sostenibile sono le fuel cell. Anche in questo caso la sperimentazione parte da lontano ed i frutti sono prossimi a diventare realtà. La FCV debutterà sul mercato nel 2015 forte di emissioni pari a zero, un tempo di rifornimento che non supera i tre minuti, cellule con densità di energia pari a 3 kW/litro (che vuole dire una potenza complessiva nell’ordine dei 135 CV) e un’autonomia di 500 km. La vettura è pronta, ora la sfida si giocherà tutta in tema di infrastrutture, punti di rifornimento, costi e accoglienza da parte del mercato. Stessi quesiti affrontati 15 anni fa con le prime ibride.
Il matrimonio del 2010 tra il maestro Giorgetto Giugiaro e Volkswagen si sta concretizzando in una serie di prototipi, dei quali l’ultimo è questa berlinetta accogliente e stilosa. La creatività unita all’intelligenza, lo stile e la modularità sono sempre stati tratti distintivi dell’Italdesign. Qui Giugiaro prende il versatile pianale Mqb del Gruppo Volkswagen (su cui saranno montati i modelli 2015 anche di Audi A3, Golf, Skoda Octavia e l’Audi TT del 2016), piazzandoci due motori elettrici che trasmettono 147 CV l’uno ai due assi così da avere una trazione integrale, e vestendolo con una carrozzeria disegnata con nitore compìto ed elegante. Solo quinta, nella top ten delle bellezze di Ginevra, questa multispazio senza un marchio preciso, col linguaggio stilistico conforme a quello del gruppo ma che sperimenta qualche soluzione inedita. Quella vaga rassomiglianza con le linee della Golf nell’anteriore non è una pecca, non è un pregio. La grande notizia è che, poiché Volkswagen sta dietro al progetto di berlina media elettrica Tesla Model X, questo prototipo potrebbe prefigurare le sue linee.
Rispetto alla topolinosa i-Miev, questo concept che prefigura il rimpiazzo Mitsubishi nel segmento delle subcompatte elettriche è molto più interessante, più grande, migliorata su molti aspetti. Adotta batterie agli ioni di litio molto più capaci (28 kWh contro 16), più potenza (107 CV), un range di percorrenza triplicato (250 km) e promette un sistema di ricarica a risonanza magnetica. Le linee sono personali, abbastanza ardimentose. Non è più un topolino, ora è un felino.
La nuova CT 200h è progettata da una donna. A tre anni dal lancio, Lexus rinnova la CT 200h, berlina compatta ibrida premium caratterizzata da un design esterno raffinato, da un abitacolo molto elegante e da uno straordinario comfort di guida che acquisisce nuovo dinamismo. Al miglioramento del piacere di guida ci hanno pensato 1.400 tra ingegneri e staff di supporto, per la prima volta in Toyota capeggiati da una donna: Chika Kako. Il design è più audace, a partire dalla griglia spindle, aumenta il comfort a bordo e si riducono ulteriormente consumi ed emissioni (da 87 a 82 g/km con cerchi da 15″ e da 94 a 88 g/km con cerchi 16”).
Dalle linee sofisticate e nervose, il concept anticipa quelle della futura Nissan Murano. I designer hanno provato a fondere la fluidità della natura con l’atletismo del crossover. L’aerodinamico design a V parte dalla calandra a boomerang e intaglia la fiancata. Qui la Resonance è presentata con un 2.5 a 4 cilindri unito a un motore elettrico e un cambio Cvt. L’Eyes on Design award di Detroit nel novembre 2013 l’ha insignita del premio per il “best concept design”.
È un’ibrida con un motore diesel e tre motori elettrici. Si chiama “2” perché viene dopo la Viziv concept dello scorso anno e la successiva Evolution che aveva il motore ibrido a benzina, presentata a Tokyo. La formula coupè/Suv è un po’ smargiassa, ecco perché abbiamo esitato a porla più in alto in classifica. Peccato perché è ben cesellata, ben proporzionata, e questo colore “magnetite silver metallic” mette in risalto diedri e curve. Le portiere che sembrano solo due in realtà sono quattro: quelle anteriori si sollevano ad ala, quelle posteriori scorrono all’indietro, senza montante centrale fisso. Non si capisce perché nelle concept i designer inventano sempre modi originali di apertura di portiere, ad ala di gabbiano, a farfalla, a libro, e poi in produzione vanno sempre incernierate in modo noioso.
Questa vetturona elettrica francese, da anni in gestazione, viene qui presentata con un disegno che rispecchia gli stilemi esagonali (che a qualcuno ricorderanno quelli di Bertone) ad evocare il concetto di cella protettiva, di alveare, di operosità, di modularità, di sfruttamento razionale degli spazi. La sua parola chiave è comodità: altamente manovrabile, totalmente elettrica, si controlla dallo smartphone e parcheggia da sola in piazzuole specifiche.
La versione 100& elettrica dell’eclettica vetturetta Kia ha lo stesso design della sorella a benzina, ed è impreziosita da cromie esclusive e allestimenti dedicati. Nell’edizione 2014 del Die Gute Industrieform di Hannover la Kia Soul ha ricevuto il riconoscimento “iF Product Design Award”. La nuova serie della Soul – la seconda – è il frutto del lavoro del team di designer coordinati da Peter Schreyer, capo dello stile della Kia e di tutto il Gruppo Hyundai. Molti degli elementi caratteristici della vettura sono ispirati alle linee del prototipo Trackster visto al Salone di Chicago del 2012. Non si sa se la Kia Soul EV arriverà in Italia, ma intanto in Usa gli americani possono scegliere tra combinazioni cromatiche bicolore esclusive per il modello elettrico: bianco perla con tetto blu elettrico, blu con tetto bianco, argento con tetto bianco. La verniciatura a due colori è un richiamo al prototipo Trackster (che era molto più avveniristico). Anche le luci a led diurne e i cerchi di lega da 16″ sono specifici per la variante elettrica, così come le finiture interne con accenti di colore bianco e parti in materiali riciclati, a voler ricordare davvero l’attenzione all’ecologia in ogni punto, in ogni levetta.
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