Presente al corteo l’attivista svedese ha detto: “Non puoi dire di lottare per la giustizia climatica se si ignora la sofferenza dei popoli emarginati”.
Le associazioni del bio insieme per il rilancio dell’agricoltura
FederBio, Aiab e l’Associazione per l’agricoltura biodinamica unite per lo sviluppo del biologico italiano e per renderlo il settore trainante dell’economia.
Le tre maggiori associazioni per la promozione dell’agricoltura biologica in Italia, hanno sottoscritto un accordo per sviluppare strategie e proposte comuni a favore dell’agricoltura biologica e biodinamica. FederBio (Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica), Aiab (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e l’Associazione per l’agricoltura biodinamica hanno così inviato al ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina una lettera nella quale avanzano proposte concrete per il rilancio dell’agricoltura nel nostro Paese.
“Alla vigilia di appuntamenti cruciali per il Paese – spiega Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio – come l’avvio della nuova programmazione dei fondi europei e dell’EXPO di Milano e in quadro di impegno collettivo straordinario per il rilancio dell’economia e della competitività del Paese il settore biologico nazionale ha voluto dare con questa lettera congiunta al Governo un segnale unitario e concreto di disponibilità”.
Appuntamenti come l’Expo 2015 e temi come gli Ogm e la nuova Politica agricola comunitaria sono, secondo le tre associazioni, di vitale importanza per assicurare un processo di crescita e di sostenibilità per un settore che comunque risente di una profonda crisi e che nel biologico vede una risorsa trainante.
“Ci auguriamo davvero che il ministro Martina e il viceministro Olivero sappiano cogliere il segnale unitario che viene dal mondo del biologico nel quale tante imprese e tanti giovani si stanno impegnando e si facciano portatori, nel mondo politico e istituzionale del modello agricolo e alimentare che il biologico rappresenta fondato sulla biodiversità, sulla sostenibilità, sulla giustizia sociale, sulla qualità”, aggiunge Vincenzo Vizioli, Presidente di AIAB.
Le tre associazioni chiedono innanzitutto un miglioramento organizzativo del sistema del bio, con la richiesta di una semplificazione burocratica, e una più ampia e pratica partecipazione delle associazioni rappresentative di tutto il comparto ai tavoli tecnici per la concertazione sulle questioni normative e tecniche di livello europeo e nazionale altri punti toccati nella lettera.
“Il generoso lavoro unitario attivato dalle organizzazioni del biologico e biodinamico in Italia merita l’impegno forte delle istituzioni a garanzia di un settore che da molti anni è in prima linea per un nuovo modello agricolo” conclude Carlo Triarico, Presidente dell’ Associazione per l’Agricoltura Biodinamica.
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