
Tra inflazione e tagli agli aiuti, i progressi per azzerare la fame nel mondo sono ancora troppo lenti. Lo testimonia il rapporto Sofi2025.
Singapore è la città più costosa al mondo dove vivere nel 2014 secondo l’Economist Intelligence Unit (Eiu). Lo strumento utilizzato per stilare la classifica ha preso in considerazione 131 metropoli di tutto il mondo usando come riferimento i prezzi di oltre 400 prodotti venduti a New York. La città stato del sudest asiatico conta
Singapore è la città più costosa al mondo dove vivere nel 2014 secondo l’Economist Intelligence Unit (Eiu). Lo strumento utilizzato per stilare la classifica ha preso in considerazione 131 metropoli di tutto il mondo usando come riferimento i prezzi di oltre 400 prodotti venduti a New York.
La città stato del sudest asiatico conta oltre 5 milioni di abitanti e ha raggiuto la vetta partendo dalla sesta posizione del 2013, quando la città più costosa era Tokyo, capitale del Giappone.
Una valuta forte (dollaro di Singapore), l’alto costo del settore dell’abbigliamento, quello di manutenzione di un’automobile e una serie di aumenti delle bollette hanno spinto Singapore a diventare la città più costosa al mondo. Queste le prime sei più costose:
La capitale giapponese è in sesta posizione ma rimane in testa per quanto riguarda il costo dei prodotti alimentari. L’Asia si conferma il continente degli estremi e delle diseguaglianze, con città che si piazzano sia nelle prime dieci posizioni che nelle ultime, come le indiane Mumbai e Nuova Delhi che non riescono a garantire a tutti i loro cittadini una qualità di vita degna. Fuori dall’Asia, la città messa peggio è Damasco che ha conosciuto il crollo maggiore a causa del conflitto civile in corso da tre anni in Siria.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Tra inflazione e tagli agli aiuti, i progressi per azzerare la fame nel mondo sono ancora troppo lenti. Lo testimonia il rapporto Sofi2025.
Il futuro dei nomadi dell’India, i Fakirani Jat e i Rabari, è incerto. Tra tensioni geopolitiche e un clima che cambia, il patrimonio antropologico delle popolazioni nomadi è a rischio.
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Descritto dai dati delle piattaforme Microsoft, il lavoro d’ufficio è un flusso incessante di mail, riunioni e notifiche che soffocano la concentrazione.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.
Il cardinale Robert Francis Prevost è il nuovo Pontefice della Chiesa cattolica, successore di Jorge Mario Bergoglio. Ha scelto il nome di Leone XIV.
Un libro raccoglie storie ed esperienze dei primi quattro decenni di Fondazione Cesvi. Abbiamo intervistato il suo autore, il Presidente onorario Maurizio Carrara.