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Procurement Channel, portale dedicato ai direttori degli acquisti e delle vendite nelle imprese, ha avviato una collaborazione con il gruppo LifeGate, punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile delle imprese. Ci raccontano il perché di questa collaborazione Maria Teresa Bongiovanni, general manager di Procurement Channel, e Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione istituzionale di LifeGate.
Procurement Channel, portale dedicato ai direttori degli acquisti e delle vendite nelle imprese, ha avviato una collaborazione con il gruppo LifeGate, punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile delle imprese. Ci raccontano il perché di questa collaborazione Maria Teresa Bongiovanni, general manager di Procurement Channel, e Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione istituzionale di LifeGate.
Come è nata l’idea di questa partnership?
Procurement Channel: Da oltre dieci anni, lavoriamo per fornire un’informazione di qualità e strumenti formativi di alto livello ai professionisti degli acquisti. E da molto tempo evidenziamo come la sostenibilità sia anche uno degli obiettivi del procurement. Le aziende chiedono ai CPO di gestire in modo intelligente le risorse economiche: risparmiare sui consumi, ridurre gli sprechi, ottimizzare i processi… Il nostro pianeta, in modo simile, ci chiede lo stesso rispetto per le sue risorse naturali. Lo sviluppo sostenibile non riguarda solo il mondo del business, ma tutti noi. Per questo abbiamo cercato un partner con un’esperienza consolidata e una visione simile alla nostra. LifeGate è stata una scelta naturale, appunto.
LifeGate: Nata quattordici anni fa sull’eredità di Fattoria Scaldasole, che ha avviato il biologico in Italia, LifeGate rappresenta oggi un punto di riferimento per le tematiche della sostenibilità, sia dal punto di vista informativo grazie ad una piattaforma di comunicazione che si rivolge ad una community di oltre 2 milioni di persone, sia dal punto di vista consulenziale, supportando le aziende nel loro percorso di sviluppo sostenibile attraverso un modello di impresa “People, Planet e Profit”. Ed è proprio su questa duplice direttrice che si inserisce la collaborazione con Procurement Channel, con l’obiettivo di creare una finestra su prodotti e servizi che possano rappresentare soluzioni concrete per portare la sostenibilità in azienda.
Quali progetti nasceranno da questa partnership?
Procurement Channel: Vogliamo potenziare su tutti i nostri canali i contenuti informativi sulla sostenibilità. Abbiamo già creato un’area dedicata al green procurement sulla nuova rivista “Procurement People” e sul nostro nuovo portale www.procurementchannel.it. Grazie all’esperienza e all’autorevolezza di LifeGate potremo fornire a lettori e abbonati esempi di best practice, case studies e informazioni di alto livello su questo tema. E naturalmente abbiamo in programma numerosi eventi dedicati. Tra i più importanti ci sarà il primo Congresso Nazionale del Green Procurement e della Mobilità Sostenibile, che si svolgerà a Torino dal 18 al 20 settembre.
LifeGate: L’area dedicata al green procurement con Procurement Channel avrà una presenza costante all’interno del sito lifegate.it dedicato alle imprese, in termini di contenuti, formazione, eventi ma anche in termini soluzioni, prodotti e servizi che possano supportare le aziende nella scelte di acquisti core o meno guidate da criteri di sostenibilità socio-ambientale. Attraverso questa partnership LifeGate avrà la possibilità di rivolgersi alle numerose realtà associate, dalle PMI ad aziende di grandi dimensioni, proponendo un efficace modello di gestione dell’impresa che integri la sostenibilità in ogni dimensione del business, soprattutto a livello di procurement in cui l’adozione di una logica di analisi delle esigenze, monitoraggio degli sprechi e riduzione dell’impatto ambientale genera efficienza ed importanti saving economici nel medio periodo.
Diamo qualche incentivo alle aziende. Sostenibilità uguale profitto?
Procurement Channel: Le aziende, in quanto “attori sociali”, devono essere consapevoli dell’impatto della loro attività sull’ambiente e sul benessere di tutti. Perciò, l’adozione di una politica di sostenibilità dovrebbe essere piuttosto un dovere. Un impegno che, spesso, porta i suoi buoni frutti.
Secondo un rapporto BCG/MIT SMR del 2013, le aziende che hanno indirizzato i loro sforzi verso lo sviluppo sostenibile hanno incrementato i profitti fino al 23%. Mi sembra un ottimo incoraggiamento a rivedere il proprio business attraverso un’ottica “green”.
LifeGate: Dall’obbligatorietà del “Green public procurement” delle Pubbliche Amministrazioni alla convenienza economica e d’immagine per le imprese private: questo il trend in atto che vede nella sostenibilità come approccio strategico, anche per gli acquisti, una leva per affrontare le trasformazioni del mercato globale, apportare innovazione e differenziarsi.
Dal primo Osservatorio LifeGate “Analisi dei valori, stile di vita e scelte di consumo”, che ha coinvolto un campione di oltre 1.000 consumatori consapevoli con l’obiettivo di analizzare stili di vita, abitudini di acquisto e di consumo, è emerso che oltre il 45 % degli intervistati ritiene fondamentale l’approccio sostenibile delle aziende con particolare riferimento alle politiche di acquisto.
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