Sharing design. La creatività è green e condivisa
Decine di progettisti provenienti da tutto il mondo si riuniscono per promuovere le proprie idee, autoprodotte, ecosostenibili e a filiera corta.
Decine di progettisti provenienti da tutto il mondo si riuniscono per promuovere le proprie idee, autoprodotte, ecosostenibili e a filiera corta.
Fiori, ma non solo. Anche arte, mostre fotografiche, momenti in cui si parlerà di salute naturale, incontri per comprendere meglio il microcosmo che popola campi e giardini, laboratori. FloraCult, organizzata da Ilaria Venturini Fendi, imprenditrice agricola e designer impegnata nella realizzazione di una sua linea di moda eco, e Antonella Fornai, paesaggista, all’interno dell’azienda agricola
Landascaping è un programma dedicato a un nuovo concetto di verde urbano. Si ispira al virtuoso modello olandese, ospitando la prima mostra fotografica in Italia con libro, sul paesaggista contemporaneo Piet Oudolf, promuovendo azioni urbane innovative e sostenibili, con l’intervento di giovani artisti e designer. Per rimarcare che il verde è l’indiscusso protagonista del
Un progetto innovativo per un nuovo modo di abitare la casa e gli spazi in maniera consapevole e responsabile, all’insegna della sostenibilità ambientale, del rispetto della natura e del vivere in armonia. Ideato dall’agenzia di comunicazione e design Io Abito Bio, in collaborazione con Vastu Studio Architecture & Design, un vero e proprio ecovillaggio
Andy Warhol l’avrebbe sicuramente definita un’idea degna della pop-art: un gruppo di scienziati dell’Università del Michigan ha inventato nuove celle solari ultrasottili, trasparenti e colorate che possono essere applicate su diverse superfici, dalle tende alle pareti degli edifici (anche quelli posti sotto vincolo paesaggistico!), dalle finestre ai cartelloni pubblicitari. Gli obiettivi del team di
Materiali riciclabili dal disegno unico, moderno. Materiali lavorati e assemblati nel minor impatto possibile. Anche l’arredo casa può essere sostenibile.
Da una tesi di laurea per il master in architettura digitale a una start-up che cambierà il modo di “vedere” le opere d’arte. Si chiama Tooteko ed è stata selezionata per essere “accelerata” da Changemakers4Expo. L’obiettivo di Tooteko è quello di rendere l’arte, in tutte le sue forme, capace di raccontarsi da sé, diventando pienamente accessibile
La città con la migliore qualità della vita è Vienna, seguita da Zurigo, Monaco e Auckland. Le città prese in considerazione sono 231, in tutto il mondo.
Un complesso dalla struttura in legno che sorge in via Cenni a Milano, composta da 4 edifici di 9 piani, per un totale di 123 appartamenti. Il più grande per dimensioni realizzato nel vecchio continente.
Studio Swine ha realizzato un progetto che si chiama Can City (città della lattina). Lo scopo è raccogliere per le strade di San Paolo, in Brasile, lattine vuote per trasformare l’alluminio in sgabelli e oggetti per la casa attraverso una fonderia ambulante che usa come carburante solo olio da cucina usato recuperato da locali e ristoranti.