
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
Nei parcheggi dei negozi milanesi sarà disponibile il servizio di erogazione dell’acqua. Il servizio sarà gratis per chi possiede la tessera IKEA Family
La bagarre tra l’industria della minerale e chi invece sostiene “l’acqua del sindaco” continua. E il gruppo IKEA si schiera dalla parte dell’acqua di rubinetto. Da agosto infatti, il colosso giallo-blu ha deciso di fornire gratuitamente, ai possessori della tessera IKEA Family, acqua naturale e frizzante.
Per ora il servizio di erogazione è operativo nelle tre sedi milanesi: a Carugate, Corsico e San Giuliano. I parcheggi dei negozi sono stati infatti dotati di erogatori di naturale e frizzante, aperti dalle 8.30 alle 22.30.
Nei tre negozi milanesi, per ogni socio IKEA Family sarà possibile, ogni giorno, prelevare fino a 36 litri di acqua potabile, utilizzando proprie bottiglie o contenitori portati da casa, oppure acquistando sei bottiglie SLOM in vetro con tappo ermetico, al prezzo di € 5, da riutilizzare per la raccolta dell’acqua.
La scelta del servizio di erogazione dell’acqua da parte del gruppo svedese è prettamente ecologica, volendo in questo modo focalizzare l’attenzione su un consumo più consapevole dell’oro blu. L’Italia è infatti il Paese che ha il maggior consumo di acqua in bottiglia, con una media di circa 190 litri a testa, il 65% della quale è commercializzata in bottiglie di plastica: circa 9 miliardi di bottiglie, costose e difficili da smaltire.
Dopo gli esempi di molti Comuni che mettono a disposizione dei cittadini questo servizio gratuito con le cosidette “case dell’acqua”, ecco che anche nella grande distribuzione si fa strada la fornitura di acqua alla portata di tutti, buona e sicura.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.