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Ha aperto a Trastevere uno spazio di lavoro condiviso con un’area per i bambini e un servizio di babysitting, realizzato grazie ad un bando della Regione Lazio.
Allevare un bambino è sicuramente uno dei compiti più delicati e importanti che un essere umano possa affrontare. L’attuale società però va sempre di corsa e impone alle mamme di tornare quanto prima al lavoro e di riprendere il loro posto nella catena produttiva, trascurando così la crescita del proprio bambino, con conseguenze che potrebbero riflettersi sulla stessa società nella quale quell’individuo andrà poi inserito.
Per cercare di constatare questa tendenza lo scorso 28 febbraio è stato inaugurato a Roma uno spazio di lavoro condiviso chiamato I Love Mum. La struttura ospita dieci postazioni per lavorare e un’area riunioni, fin qui nulla di nuovo rispetto alla pur recente diffusione di spazi per il coworking, quello che differenzia l’ufficio realizzato nel quartiere Trastevere è la possibilità di portare con sé i propri bambini.
I Love Mum offre un’area dedicata ai bambini, attrezzata con giochi e postazioni per cambiare i piccoli, e un servizio di babysitting qualificato, aperto ai bambini dai tre mesi ai tre anni.
“Vogliamo dare ai neo genitori l’opportunità di non abbandonare le proprie ambizioni lavorative e più in generale alle donne la possibilità di non dovere scegliere tra lavoro e famiglia – ha dichiarato Eva Barrera Meazzini dell’Associazione di Promozione Sociale Female Cut, ideatrice del progetto insieme a Serena Cinquegrana. – Vogliamo creare uno spazio aperto a tutti dove poter lavorare, portare i propri figli e allo stesso tempo coltivare in tranquillità un sano ozio creativo. Un’ambiente accogliente per adulti e bambini, a costi sostenibili”.
Quello di Trastevere non è però il primo esperimento di questo tipo realizzato nella capitale, il primo centro di coworking dedicato alle mamme si chiama L’Alveare ed è nato nel 2014.
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