
In Italia, gli under 35 sono i protagonisti di uno storico ritorno nei campi. E, grazie a spirito di innovazione e competenze acquisite, rendono le aziende più sostenibili.
Il magazine Biorfarm dedicato ai piccoli agricoltori.
In Italia, gli under 35 sono i protagonisti di uno storico ritorno nei campi. E, grazie a spirito di innovazione e competenze acquisite, rendono le aziende più sostenibili.
Le chiavi per la transizione agricola? Secondo il Wwf sono multifunzionalità e sostenibilità, concetti che appartengono naturalmente alle donne, per questo sempre più protagoniste delle imprese agricole.
Mangiare bio e di stagione, garantendo il giusto compenso per i piccoli agricoltori. Osvaldo De Falco, Ceo di Biorfarm, ci ha raccontato nel dettaglio il progetto che fa bene alle comunità e all’ambiente.
Più 30% di biologico e meno 50% di pesticidi: questi i target contenuti nel Piano per la biodiversità Ue. Federbio spiega come l’aumento del biologico contrasterebbe i cambiamenti climatici.
Con Biorfarm, la prima azienda agricola diffusa e condivisa, puoi adottare un albero da frutto ed entrare nel mondo di tanti piccoli produttori biologici.
Qui ti raccontiamo le loro storie “dal campo”. Biorfarm nasce nel 2015, da un’idea di Osvaldo De Falco e del suo socio, Giuseppe Cannevale, con l’obiettivo di valorizzare le piccole aziende agricole biologiche del territorio italiano. La piattaforma dà ai produttori la possibilità di “mettere in rete” i propri campi, creando dei veri e propri “frutteti digitali”, che i consumatori possono conoscere e apprezzare. Il meccanismo di Biorfarm è semplice: le persone che decidono di adottare uno o più alberi da frutto, possono seguirne la crescita tramite un’apposita app aggiornata costantemente dagli agricoltori e ricevere periodicamente frutta freschissima e di stagione. Grazie a questa filiera cortissima, quel che ne ricavano i produttori è il giusto compenso per il proprio lavoro.
Proprio loro, i piccoli agricoltori sparsi per la penisola scelti con cura e attenzione da Biorfarm, sono i protagonisti di questo magazine, che nasce per raccontare le loro tante storie. Non sono solo “agricoltori locali”. Sono uomini e donne che amano e rispettano la terra e che ogni giorno dedicano le proprie energie a coltivare prodotti sani e genuini, nel rispetto della natura, lontani da moderne logiche di produzione di massa.
Si tratta spesso di realtà piccole: magari aziende a conduzione familiare e con una lunga tradizione alle spalle, oppure giovani che hanno deciso di cambiare radicalmente vita e di spostarsi dalla città per tornare alla terra, sposando i valori dell’agricoltura biologica. Tutti hanno un ruolo importantissimo per il territorio in cui sono inseriti, perché generano occupazione e indotto e perché proteggono l’ambiente.
L’agricoltura biologica, infatti, evitando l’uso di sostanze chimiche di sintesi, abbatte le emissioni di CO2, protegge la biodiversità locale e, non meno importante, anche la nostra salute.
Le piccole aziende agricole biologiche del territorio sono una ricchezza, per l’Italia e per le nostre tavole. Conoscerle è il modo migliore per supportarle e dar loro valore.
Coltivare in maniera biologica il 20% dei campi europei consentirebbe di risparmiare più emissioni di CO2 di quelle generate annualmente dall’Austria.
Per Osvaldo De Falco, recepire la lezione dei piccoli agricoltori può aiutarci a uscire dalla crisi degli ultimi mesi.
Filiera corta, agricoltura di precisione, valorizzazione dello scarto, biodiversità: alcuni agricoltori ci raccontano come si può ottenere un’equa remunerazione per il proprio lavoro.
Si tratta della nobiletina contenuta in questi agrumi: secondo uno studio avrebbe una funzione protettiva anche contro arteriosclerosi e diabete.
Un recente studio ha verificato l’abbassamento dei livelli di colesterolo nei soggetti che consumavano due mele renette al giorno grazie -si ipotizza- al loro contenuto di fibre e polifenoli.
Start Up Bio è un progetto europeo per formare nuovi agricoltori biologici e per favorire il passaggio al biologico di imprese già attive.
La ricetta del crumble di cotogne con cioccolato e nocciole è uno scrigno d’autunno che sotto la crosticina croccante nasconde le cotogne, mele antiche dolci e profumate.
Fresco ma non ghiacciato, il gelo è una gelatina delicata che profuma di agrumi, le clementine in questo caso. Con golose gocce di cioccolato.
Il biologico rappresenta la soluzione ideale per tutelare salute e ambiente.
I frutti di bosco mirtillo, more, lamponi, ribes nero, cranberry e acerola: una squadra estiva al servizio della salute.
Ingredienti e consigli per preparare in poco tempo una freschissima mousse al limone, ricetta ideale per tutte le stagioni.