La mappa della felicità nel mondo ci fa rivalutare il valore dei soldi

I paesi ricchi sono anche quelli più felici? Su cosa si basa davvero la felicità? La risposta a queste domande ha cercato di darcele nel 2012 l’Happy planet index, un indice che cerca di misurare la felicità degli abitanti di un paese in base a tre criteri: benessere percepito, aspettativa di vita e impronta ecologica.

I paesi ricchi sono anche quelli più felici? Su cosa si basa davvero la felicità? La risposta a queste domande ha cercato di darcele nel 2012 l’Happy planet index, un indice che cerca di misurare la felicità degli abitanti di un paese in base a tre criteri: benessere percepito, aspettativa di vita e impronta ecologica.

 

Il risultato è abbastanza evidente e mostra un mondo a testa in giù, con i paesi in via di sviluppo che sembrano essere più felici di quelli industrializzati. Fanno eccezione gran parte dei paesi africani dove i problemi sono più gravi e quindi prima di tutto bisogna tentare in ogni modo di portare a casa un pasto. A incidere negativamente in questo caso è l’aspettativa di vita.

 

Dove la pancia è appagata, la sostenibilità ambientale e la qualità di vita sono i criteri che fanno la differenza. Molto più dei soldi. Non è un caso se nella top ten (su 151 paesi analizzati) non compare alcun paese industrializzato. Guidano la classifica la Costa Rica (nessuna sorpresa per noi), Vietnam e Colombia. L’Italia è al 51esimo posto.

 

L’indice è realizzato dalla New economic foundation (Nef) con il supporto di Friends of Earth e della Soil association ed è stato ripreso in questa infografica chiara e semplice da Movehub.

 

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