Come i cambiamenti climatici stanno trasformando lo sport, ma soprattutto il destino olimpico di molte atlete e atleti solo per la loro provenienza geografica.
Il restauro dei mausolei di Timbuctù fa voltare pagina al Mali
I quattordici mausolei di Timbuctù, una delle più famose città del Mali e dell’Africa settentrionale, sono stati restaurati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) dopo essere stati vittime della furia distruttiva di estremisti islamici nel 2012. L’inaugurazione è avvenuta il 19 luglio alla presenza della direttore generale dell’Unesco, Irina
I quattordici mausolei di Timbuctù, una delle più famose città del Mali e dell’Africa settentrionale, sono stati restaurati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) dopo essere stati vittime della furia distruttiva di estremisti islamici nel 2012. L’inaugurazione è avvenuta il 19 luglio alla presenza della direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova, e della ministra della Cultura e del Turismo del Mali Ramatoulaye Diallo N’Diaye.
“Oggi è il giorno in cui voltiamo pagina e usciamo dal nostro periodo buio. La ricostruzione di questi mausolei ci aiuta a dimenticare quei momenti di dolore. Abbiamo mantenuto le nostre promesse, ecco perché siamo qui per dire no all’estremismo e sì alla pace”, ha detto il sindaco di Timbuctù, Halle Ousmane.
L’intera città maliana è classificata come patrimonio dell’umanità per la sua storia e la sua ricchezza di arte e cultura. Nel periodo di massimo splendore, tra il Quindicesimo e il Sedicesimo secolo, a Timbuctù c’erano 180 tra scuole e università che ospitavano migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo musulmano.
Cultura, arte, storia e tradizioni che una manciata di criminali ignoranti ha pensato di distruggere quando nel 2012 ha preso il controllo della città. Dei sedici mausolei presenti, quattordici hanno subito ingenti danni perché – a loro detta – simbolo d’idolatria, contraria ai dettami dell’islam. La comunità internazionale, attraverso le Nazioni Unite, ha reagito prontamente mettendo a disposizione fondi e manodopera per farli tornare a nuova vita. La ricostruzione è durata più di un anno per una spesa complessiva di circa 500mila dollari.
Nel periodo buio del Mali cominciato con un colpo di stato nel marzo del 2012, anche la popolazione è stata “ferita” e messa a dura prova. Le donne erano costrette a portare abiti che le coprivano integralmente, mentre per le strade esecuzioni sommarie venivano eseguite senza pietà. Era vietato persino ascoltare la musica tradizionale della regione del Sahara. Anche se la situazione non è ancora tornata alla normalità, l’intervento militare sostenuto dalla Francia ha respinto gli estremisti e ridato alla popolazione la sicurezza per cercare di ricominciare una vita normale.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Ex bambini di strada guidano i turisti nella vita nascosta della capitale. Sono 11 milioni i bambini che in India vivono sui marciapiedi.
In Germania, in particolare, si guarda con grande preoccupazione alle elezioni legislative in Francia. Il rischio è di far crollare l’asse Parigi-Berlino.
Dal 17 al 23 giugno, Survival International mobilita l’opinione pubblica con una settimana dedicata ai diritti dei popoli incontattati.
I moti di Stonewall nel 1969 diedero inizio al moderno movimento Lgbtqia+. Saranno ricordati anche da una fermata della metro di New York.
Nonostante i progressi fatti, la parità di genere ancora non esiste, in nessun paese del mondo. Lo dimostrano i dati del World economic forum.
Conflitti, clima, violazione dei diritti umani: davanti alle crisi globali la cooperazione internazionale diventa una necessità. Eppure, nel 2023 il contributo italiano alla cooperazione allo sviluppo è diminuito del 17%.
Che Unione europea è quella che affronta le elezioni del 6-9 giugno 2024? Ne parliamo con Antonio Villafranca dell’Ispi.
Il 42 per cento degli anziani in Europa subisce esclusione sociale e solitudine, ma l’ageismo tocca anche i giovanissimi: l’appello delle associazioni.