
Un’azienda italiana si è trasformata in un’eccellenza nell’innovazione sostenibile, basata sui principi dell’economia circolare.
40mila metri quadrati inutilizzati adibiti a spazio polifuzionale dedicato alle imprese che si occupano di economia circolare. È il Circular district Kme.
L’unione fa la forza, anzi: fa green. Lo sa benissimo Kme Italia, da decenni azienda leader nella trasformazione e lavorazione del rame, che da qualche tempo ha deciso di puntare tutta la strategia aziendale sui temi del risparmio energetico e dell’economia circolare. E tra i progetti ideati per portare avanti questo impegno, uno è particolarmente ambizioso: si tratta del Circular district, il primo hub dedicato all’economia circolare e alle imprese amiche della sostenibilità, il cui fulcro sono gli spazi un tempo abbandonati e ora rinnovati del polo Kme di Fornaci di Barga, in Toscana.
Il Circular district, o cittadella dell’economia circolare, si aggiunge agli altri tre pilastri della strategia di Kme: massimizzazione del riutilizzo degli scarti di rame, autoproduzione di energia elettrica, e formazione attraverso la Circular Academy e il corso executive “Circular economy for business” organizzato in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
La cittadella nasce in provincia di Lucca, in un contesto ad alta industrializzazione, con oltre 36mila aziende attive e in una zona strategica, vicina alle principali arterie autostradali e ai più importanti aeroporti internazionali.
Per realizzare il distretto, sono stati recuperati oltre 40mila metri quadrati di spazi inutilizzati dell’impianto di Fornaci di Barga. Qui le aziende del territorio lucchese con una forte vocazione sostenibile e che operano nell’ambito dell’economia circolare, potranno insediarsi e condividere spazi, servizi e saperi.
Le imprese potranno personalizzare gli uffici in base alle proprie esigenze e potranno disporre di numerosi vantaggi condivisi: dai servizi per il business, con manodopera specializzata, logistica integrata, accesso agli spazi di ricerca e formazione, condivisione di contatti e fornitori, agli incentivi, che prevedono sconti sulla fornitura di energia, costi di locazione competitivi, possibilità di accesso alla Circular Academy e molto altro.
Le aziende ospitate nella cittadella, inoltre, condivideranno anche i sevizi amministrativi, le utenze, la reception e la sorveglianza, la mensa, le sale riunioni e i laboratori. Un’unione proficua, un circolo virtuoso di scambi e idee il cui obiettivo è fare di Fornaci di Barga un vero punto di riferimento per l’economia circolare nel nostro Paese.
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