
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Quando qualche anno fa le confezioncine dei primi prodotti bio cominciavano a farsi largo tra gli scaffali dei supermercati, nessuno avrebbe potuto prevedere una tale esplosione di prodotti di qualità, biologici, tipici e del commercio equo e solidale. Oggi “Il Sole 24 ore” ospita la pubblicità a tutta pagina del patto tra Esselunga e CTM
Quando qualche anno fa le confezioncine dei primi prodotti bio
cominciavano a farsi largo tra gli scaffali dei supermercati,
nessuno avrebbe potuto prevedere una tale esplosione di prodotti di
qualità, biologici, tipici e del commercio equo e
solidale.
Oggi “Il Sole 24 ore” ospita la pubblicità a tutta pagina
del patto tra Esselunga e CTM per la distribuzione dei prodotti BIO
provenienti dal commercio equo (lo slogan: “Nasce un sorriso.
Esselunga Bio e CTM Altromercato, prodotti per un commercio equo e
solidale a sostegno del Sud del Mondo”).
Nello stesso tempo la CONAD ha già nei propri banconi una
serie di prodotti tipici regionali (a oggi 70 articoli,
“referenze”, ma per fino anno ne prevedono 100) contrassegnati da
un involucro tutto blu e il nome: “sapori e dintorni”.
L’iniziativa, secondo i dirigenti, sta andando molto bene.
Anche il Gruppo Rinascente ora s’appresta a lanciare il progetto
“prodotti tipici”. Le divisioni SMA e Auchan hanno presentato due
progetti di collaborazione con i piccoli produttori agricoli e
agroalimentari: “i sapori delle Regioni” e “Agricoltura secondo
natura”. Il primo prevede la valorizzazione dei prodotti,
prevalentemente artigianali, tipici e locali: dai pizzoccheri alla
sbrisolona, dalla mozzarella ai dolciumi. Il secondo
provvederà a che i piccoli produttori, soprattutto al Sud,
abbiano gli strumenti tecnico-culturali per realizzare prodotti non
di nicchia ma di qualità migliore. Obiettivi, 100 referenze
dai prossimi giorni e almeno 200 entro la fine anno.
Con Carrefour, infine, 1000 punti vendita in più per i
prodotti equoi e solidali Transfair. Dalla fine di marzo tutti i
Carrefour, GS e Dì per Dì apriranno ai prodotti del
commercio equo garantiti dal marchio TransFair. Il gruppo
già lo scorso anno aveva posizionato i prodotti Mondovero in
circa 300 punti vendita. Ora ha deciso di allargare, arrivando ad
inserire il caffè, il tè, il cacao, la cioccolata e
il miele garantiti in tutti i suoi supermercati e ipermercati. Si
tratta di una delle più importanti acquisizioni conquistate
dai prodotti equo-solidali nella grande distribuzione. Carrefour
accompagnerà questo inserimento con una massiccia campagna
informativa per cercare di sensibilizzare i suoi consumatori ed
avvicinarli al Commercio Equo e Solidale. Sarà un percorso
che comprenderà un posizionamento dei prodotti in aree ben
visibili e in specifici espositori all’interno dei punti vendita
con la divulgazione di un opuscolo informativo.
Non è più una moda. Tanti investimenti fatti nel
mondo delle produzioni bio e fair-trade significano che le scelte
dei consumatori, le nostre scelte, finalmente premiate, sono sempre
più ponderate, sane e giuste.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le indagini della Procura di Bari sollevano nuovi dubbi sulle strategie di lotta alla Xylella, mostrando gli interessi economici coltivati all’ombra della fitopatia. Ma c’è dell’altro.
Sono oltre 24mila gli allevamenti intensivi di polli e suini in Europa, molti sorti nell’ultimo decennio. Un’inchiesta ne fa la mappatura e ne denuncia le principali problematiche.
Secondo uno studio, il passaggio da una dieta tradizionale africana a una tipica del mondo occidentale globalizzato, aumenta l’infiammazione e diminuisce la risposta ai patogeni. Il passaggio inverso comporta invece benefici.
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
I ricercatori dell’Istituto Ramazzini di Bologna hanno osservato un aumento dell’incidenza di tumori in diversi sedi con la somministrazione di bassi dosi di glifosato.
Rigenerazione e salute. Sono le parole chiave che è tempo di sovrascrivere a quelle attuali di impoverimento e degrado, imposte dall’agricoltura intensiva. Una sostituzione che scuote equilibri e merita attenzione.
Secondo uno studio americano sulla salute metabolica, il consumo di ceci è in grado di abbassare il colesterolo, mentre quello di fagioli neri riduce l’infiammazione.
I risultati di un progetto pilota sull’agricoltura rigenerativa mostrano i vantaggi di questo approccio rispetto all’agricoltura convenzionale. Registrando una produttività complessiva più elevata.
Dopo cinque minuti di esposizione alla pubblicità di cibo spazzatura i bambini consumano più calorie: lo studio presentato al Congresso europeo sull’obesità.