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Da tre anni i numeri della fame del mondo non accennano a diminuire e non si registrano passi avanti verso gli obiettivi di sostenibilità per il 2030.
Spesso si sente dire che per digerire meglio e restare leggeri bisogna mangiare “in bianco”. Vediamo insieme quanto c’
Il colore molto chiaro di alcuni cibi non indica affatto una maggiore digeribilità o leggerezza rispetto a cibi più colorati. Alcuni cibi di colore bianco infatti possono contenere notevoli quantità di grassi, e sono proprio questi grassi che rallentano la digestione, affaticano il fegato e aumentano il contenuto calorico.
È il caso ad esempio del burro, della mozzarella e di molti formaggi tra cui stracchino, robiola, caprino. Quando a una persona malata o in convalescenza si somministra un piatto di riso bianco condito con burro e parmigiano, gli si offre un cibo molto ricco di calorie e di grassi saturi, certamente più difficile da digerire di un piatto di spaghetti conditi con pomodoro fresco, olio di oliva extravergine a crudo e basilico fresco.
Il “bianco” poi può indicare anche che si tratta di cibi raffinati (pane, pasta, riso, zucchero e così via), bianchi proprio perché privati della preziosa fibra e di molte sostanze utili come vitamine e minerali. Le fibre dei cereali integrali, per quanto “scure”, sono molto utili sia per facilitare il lavoro dell’intestino che per ridurre il valore calorico dei cibi, in quanto aumentano il senso di sazietà e riducono l’assimilazione dei grassi.
Da non dimenticare poi che in molti casi sono proprio i cibi molto colorati a garantire la presenza di sostanze preziose per la salute; ad esempio nelle verdure fortemente colorate (rosso, arancione, giallo, viola, verde intenso) abbondano le sostanze protettive e antiossidanti come betacarotene, licopene, antociani, indoli e così via.
Se invece per mangiare “in bianco” si intende l’esclusione di intingoli, soffritti e condimenti molto cotti allora ben venga il “bianco”: sono proprio le lunghe cotture e soprattutto i grassi cotti a rendere i cibi poco digeribili e ad affaticare il fegato. Meglio condire a crudo con del buon olio extravergine di oliva saporito e con tante erbe aromatiche, dotate tra l’altro di potere digestivo.
Esistono tuttavia cibi di colore bianco che si contraddistinguono per le proprie proprietà benefiche. Tra questi troviamo l’aglio, antibatterico e antibiotico naturale in grado di abbassare la pressione arteriosa, proteggere il cuore e rafforzare le difese immunitarie. La cipolla bianca, anch’essa dotata di proprietà antibiotiche e antibatteriche che contribuisce anche al benessere dell’intestino. Infine il finocchio, dal grande potere depurativo, digerente e drenante.
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