Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Il Rainforest action network ha lanciato una campagna per chiedere alle principali aziende alimentari che usano olio di palma di cambiare strada per difendere gli ultimi oranghi rimasti sulla Terra.
Le foreste indonesiane sono sotto pressione a causa della
crescente espansione delle coltivazioni di palma da olio. Un
problema che sta causando danni anche alla popolazione di oranghi
che ha sempre meno spazio a disposizione. Secondo il Rainforest
action network ne restano solo 60.600 in libertà e per
questo ha deciso di lanciare una campagna fotografica intitolata
“The last stand
orangutan: the power is in your palm” (palm in inglese
vuole dire sia palma che palmo di mano).
Lo scopo è raccogliere 60.600 foto di persone da
inviare alle venti principali aziende che producono snack e
dolciumi con l’olio di palma “incriminato” per chiedere loro di
smettere di usare questo ingrediente legato alla distruzione delle
foreste.
Per promuovere la campagna, il Rainforest
action network ha anche realizzato un video di forte impatto dove un orango si collega via
Skype con Lena, una bambina sordomuta, per chiederle attraverso il
linguaggio dei segni di smettere di usare il burro di arachidi con
olio di palma perché sta distruggendo la sua casa.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.
Un rapporto pubblicato dal Wwf mette in luce quali sono le cause economiche della deforestazione in Amazzonia.