Il brand del gruppo cinese Chery annuncia il debutto di modelli ibridi ed elettrici più compatti e accessibili. Mentre procede l’impegno sui progetti ambientali.
Primo passo del Governo olandese per proibire la vendita di auto diesel e benzina nel Paese. Che stia finendo l’era del motore a scoppio?
È ancora presente l’eco del successo avuto dalla presentazione della Model 3 di Tesla, l’auto elettrica a prezzo contenuto (o quasi), che dovrebbe rivoluzionare il mercato, che in Olanda già stanno pensando di proibire la vendita di nuove auto diesel e benzina dal 2025.
Entro quella data infatti, nei Paesi Bassi, potrebbe essere impossibile acquistare un’auto a combustione interna, sia essa a benzina, diesel, ibrida o ibrida plug-in. Si tratta di una mozione portata da alcuni parlamentari del partito laburista olandese (il Pvda), e approvata dalla maggioranza del Tweede Kamer, ovvero la Camera bassa o seconda camera del Parlamento olandese. È il primo passo per rendere fuorilegge tutte le auto che non siano ad emissioni
zero e il primo esempio in tutta Europa.
Non sono state poche le critiche mosse dagli schieramenti opposti, e non sono mancate all’interno dello stesso partito. Lo stesso ministro degli Affari economici ha infatti dichiarato che solo un 15 per cento di tutte le auto potranno essere elettriche entro il 2025 e che un risultato maggiore sarà estremamente difficile, se non improbabile.
Che si tratti dunque più di una provocazione che di una reale possibilità di rendere fuorilegge le auto alimentate da combustibili fossili, ciò non toglie il fatto che il dibattito politico almeno nei Paesi Bassi si è aperto. E non è nemmeno il primo esempio. Recentemente è stata la municipalità di Parigi a voler vietare l’entrata in città a tutti i veicoli immatricolati prima del 2000. Mentre sarà Amburgo la prima città europea ad avere il centro totalmente libero dalle auto entro il 2019. Seguiranno poi Helsinki e Oslo, che punteranno sull’elettrico.
Dopo l’accorato appello di 20 sindaci di altrettante capitali europee rivolto al Parlamento europeo per avere leggi più restrittive sui limiti di emissione dei veicoli, è evidente qual è la strada che almeno una parte della politica vuole seguire: quella di una mobilità sostenibile, che inquini meno, meglio se alimentata ad energia rinnovabile.
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