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Il 4 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli animali, che ha l’obiettivo di migliorare i diritti e il loro benessere. Facciamo un safari urbano per scoprire le specie che popolano le nostre città.
Il 4 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli animali (World animal day). La nascita di questa giornata si deve a Heinrich Zimmermann, scrittore tedesco che il 24 marzo del 1925 organizzò per la prima volta una giornata mondiale degli animali. Successivamente, la data fu prima spostata al 4 ottobre – poiché è la stessa ricorrenza di San Francesco d’Assisi, protettore degli animali – e poi ufficializzata nel 1931. L’obiettivo di questa giornata è di innalzare lo status e migliorare gli standard di vita degli animali in tutto il mondo, ma è anche un momento per incontrarsi, festeggiare i risultati ottenuti e stabilire gli obiettivi futuri.
Per festeggiare questa giornata vogliamo fare un piccolo safari alla portata di tutti. Non sarà nel Kruger Park in Sud Africa o nella foresta di Białowieża in Polonia. Bensì sarà un safari cittadino, ad osservare l’urban wildlife. Se siete stanchi di osservare solamente piccioni, topi o gabbiani, con un pizzico di attenzione in più potreste vedere tanti altri animali proprio all’interno della vostra città.
Le città sono diventate il luogo ideale dove diversi animali prosperano e si riproducono. I più intelligenti e i più generalisti – che mangiano qualsiasi cosa – sono tra quelli che se la spassano meglio. Inoltre, anche molte specie selvatiche si stanno adattando a vivere tra le mura cittadine. Per quale motivo una città, costruita a misura d’uomo, dovrebbe essere un luogo ideale per una specie selvatica? Perché ci sono quantità di cibo disponibile incredibili (fornite principalmente dal nostro spreco), ci sono luoghi sicuri dove nidificare, non ci sono predatori, che in natura potrebbero dare parecchio filo da torcere, e non si può neanche cacciare. Queste, e altre, caratteristiche dell’habitat urbano hanno permesso a molte specie di vivere più a lungo, fare una prole più numerosa e mangiare molto di più di quello che avrebbe potuto fare in natura.
Fatte le dovute premesse, diamo inizio al safari urbano.
Il falco pellegrino è l’animale più veloce al mondo, in picchiata può raggiungere i 320 km/h. Nelle città scelgono i punti più alti come grattacieli e campanili per nidificare, ne è un esempio la famosa coppia che ha nidificato sul tetto del Pirellone a Milano. La sua preda preferita sono gli uccelli e, in una città piena di piccioni, il pranzo è servito. La più ampia densità di falchi pellegrini è stata registrata nella città di New York.
In primavera-estate il gracidare dei maschi in amore vi fa compagnia nelle calde serate. All’interno dei parchi, dove sono presenti piccoli stagni o rivoli d’acqua, o lungo le rive dei canali cittadini può capitare di osservare queste specie di anfibio. Sono degli ottimi indicatori della buona salute dell’ambiente, ma sono anche tra gli animali più a rischio, infatti nelle città stanno scomparendo.
Il biacco è un serpente completamente innocuo per l’uomo, completamente innocuo – meglio specificarlo – anzi è molto utile nelle città perché compie un’opera di derattizzazione, nutrendosi di topi e piccoli roditori. Tra gli ambienti prediletti troviamo i parchi, i giardini e anche i cimiteri. L’incontro può spaventare, ma senza disturbarlo se ne andrà per la sua strada.
Non così semplice da osservare in città, ma se si è fortunati è uno spettacolo della natura. Un buon punto di osservazione può essere un lungo le rive di un canale, la sua presenza inoltre denota una buona qualità dell’acqua. Si nutre di piccoli pesci che cattura con incredibili tuffi in acqua.
Il pipistrello comune è molto ben adattato a vivere nell’habitat urbano, trovando riparo nei sottotetti o nelle grondaie. È facile osservarli volteggiare al calare delle tenebre mentre vanno a caccia, ad esempio di zanzare. I chirotteri sono gli unici mammiferi in grado di volare.
Sempre più vicini alle città a causa del loro aumento esponenziale. Questi animali trovano nella città tutto il cibo di cui hanno bisogno. Come fare per arginare il problema? Una gestione più attenta dei rifiuti potrebbe essere un’idea. Inoltre, è molto importante non incrementare la loro presenza fornendogli da mangiare, magari solo per qualche video social.
Il cormorano è un abilissimo nuotatore e pescatore, che si nutre esclusivamente di pesce. La sua particolarità, pur essendo un uccello acquatico, è che non possiede le penne impermeabilizzate, che lo limiterebbero nelle immersioni. Per questo motivo, una volta terminata la caccia, è facile osservarlo mentre prende il sole, con le ali completamente aperte, per asciugarsi le penne.
La città, con le sue luci, è un ambiente molto favorevole per andare a caccia di piccoli insetti attratti proprio dalla luce. Il geco è uno tra gli animali che trae maggior vantaggio è proprio da questa situazione. Probabilmente sarà capitato di vederlo sul muro di casa proprio vicino ad una sorgente luminosa.
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