Centinaia di migliaia di argentini sono scesi in piazza contro i tagli all’università voluti da Milei, che in campagna elettorale ha promesso di tagliare i bilanci con la motosega.
Colombia, cosa prevede il trattato di pace tra Farc e governo
In Colombia è stato finalmente siglato lo storico accordo di pace tra il governo e i ribelli delle Farc.
Dopo oltre cinquanta anni di guerra, più di 260mila vittime e quattro anni di trattative, la Colombia ha trovato la pace. È stato infatti trovato un accordo tra il governo colombiano e i guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).
Pace raggiunta
Le trattative per un accordo definitivo di pace tra le due parti in causa, svoltesi all’Avana, a Cuba, si sono concluse positivamente, ponendo fine ad una guerriglia che sembrava interminabile. I delegati del governo della Colombia e delle Farc, con la supervisione del ministro degli esteri di Cuba e dei garanti cubani e norvegesi, hanno dichiarato di aver raggiunto un “accordo finale integrale e definitivo sulla totalità dei punti del Acuerdo general para la terminación del conflicto y la construcción de una paz estable y duradera”. “La guerra delle armi è finita, ora combatteremo con le idee”, ha dichiarato il comandante Ivan Marquez, rappresentante delle Frac, dopo la firma del trattato.
Cosa prevede l’accordo
Il trattato di pace prevede il disarmo dei guerriglieri, punto su cui si erano finora arenate le trattative per la sfiducia nel governo mostrata dalle Farc, e (ovviamente) la fine delle ostilità da entrambe le parti. Un altro aspetto su cui si è discusso a lungo è stata la richiesta di una attiva partecipazione politica per gli esponenti delle Farc. Il presidente colombiano Juan Manuel Santos ha dichiarato che “gli ex membri delle Farc scesi in politica saranno solo dei portavoce, senza diritto di voto, coinvolti in questioni relative esclusivamente all’accordo di pace”. In base al trattato le Farc avranno una rappresentanza senza diritto di voto al Congresso sino al 2018 e potranno partecipare alle elezioni. L’accordo favorirà lo sviluppo della democrazia, prestando particolare attenzione ai diritti dei gruppi sociali più vulnerabili e più colpiti dal conflitto. Lo storico trattato prevede inoltre la restituzione delle terre, creando una “banca della terra” per ridistribuire e dare accesso equo ai campi confiscati illegalmente durante il conflitto, e la lotta alle droghe, le Farc si sono impegnate a cessarne la produzione (alla base del loro finanziamento).
Plebiscito por la paz
Dopo l’accordo raggiunto tra le parti, la parola ora spetta al popolo colombiano che il 2 ottobre sarà chiamato alle urne, il trattato sarà infatti sottoposto a un referendum nazionale, ribattezzato plebiscito por la paz. “Colombiani, la decisione è nelle vostre mani – ha dichiarato il presidente Juan Manuel Santos. – Mai prima d’ora i cittadini del nostro Paese hanno avuto a portata di mano la chiave per il loro futuro”. Il risultato del referendum sarà vincolante e verrà considerato valido solo se sarà superata la soglia minima del 13 per cento dei votanti a favore del sì.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dopo le accuse di molestie da parte delle sue calciatrici e le minacce ricevute, si è dimesso l’allenatore del Santos Femminile Kleiton Lima
La legge sugli agenti stranieri, usata in Russia per reprimere il dissenso, è stata approvata in prima lettura. Migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Tbilisi: temono che la normativa comprometta i colloqui di adesione all’Unione europea.
Diverse fosse comuni sono state rinvenute nei pressi degli ospedali al Nasser e al Shifa, a Gaza. L’Onu chiede un’indagine indipendente.
Ci sono state alcune esplosioni in Iran. Fonti israeliane e iraniane parlano di attacco israeliano, ma mancano informazioni ufficiali.
In Sudan c’è la più grave crisi umanitaria al mondo, nonostante la poca attenzione della comunità internazionale sul conflitto iniziato un anno fa.
Dopo tre anni di carcerazione, Aung San Suu Kyi è stata trasferita ai domiciliari a causa del caldo torrido che sta colpendo il Myanmar.
A distanza di vent’anni, inizia la causa civile contro la società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib.
Il 19 aprile iniziano le elezioni in India. Dureranno 44 giorni e chiameranno al voto quasi un miliardo di persone.