Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Uragani, terremoti, inondazioni. Secondo uno studio tedesco i disastri naturali hanno ucciso più di otto milioni di persone dal 1900 ad oggi.
I disastri naturali hanno causato più di otto milioni di morti dall’inizio del Ventesimo secolo. Il loro costo complessivo, inoltre, è pari alla cifra gigantesca di settemila miliardi di dollari (circa 6.140 miliardi di euro). A spiegarlo è uno studio del Karlsruhe Institute of Technology, che spiega come la maggior parte di tale montante sia attribuibile ai danni provocati dalle inondazioni (il 38,5 per cento) e a tempeste e uragani (il 20 per cento). I terremoti, invece, sono responsabili del 26 per cento del totale.
L’analisi è stata presentata nel corso di una riunione della European Geosciences Union. A curarla è stato James Daniell, ingegnere australiano che ha passato in rassegna circa 35mila disastri naturali registrati a partire dal 1900 in tutto il mondo, creando così il più grande database mai realizzato finora su tale tema.
Particolarmente interessante appare l’andamento di tali fenomeni. Se si considerano infatti solamente i disastri che si sono verificati a partire dal 1960, si scopre che sono uragani e tempeste a risultare i più dannosi, sia in termini economici che di perdite di vite umane. Ma soprattutto, la quantità di denaro perduto per questo tipo di eventi risulta in netto aumento negli ultimi decenni.
Un fenomeno che, secondo numerose analisi, è dipeso anche e soprattutto dalle attività antropiche: la cementificazione e il consumo di suolo, assieme allo sfruttamento spesso intensivo delle coste, hanno contribuito a rendere meno sicure le terre in prossimità di mari e oceani. Mentre le emissioni di gas ad effetto serra stanno provocando un aumento della temperatura media sulla superficie terrestre che, a sua volta, è responsabile di un incremento dei fenomeni meteorologici estremi.
Per quanto riguarda il numero di morti, invece, il ricercatore ha spiegato all’agenzia Afp che esso è restato per ora “costante, con circa 50mila morti all’anno in tutto il mondo”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Insieme all’associazione Io non ho paura del lupo scopriamo questo grande predatore e come la convivenza tra la specie e le attività umane è possibile.
Un rapporto pubblicato dal Wwf mette in luce quali sono le cause economiche della deforestazione in Amazzonia.

