Andrea Pastorelli, direttore generale di Teach for Italy, spiega come giovani talenti possano diventare agenti di cambiamento nelle scuole svantaggiate.
Irlanda, cosa può cambiare dopo il referendum sull’aborto di maggio
È tra i paesi sviluppati con le leggi più restrittive in materia di aborto. Ora l’Irlanda inverte rotta, il primo ministro dice sì a un referendum per legalizzare l’interruzione di gravidanza.
I cittadini irlandesi avranno la possibilità, in un referendum previsto per la fine di maggio, di rendere le leggi sull’aborto meno severe. Potranno infatti votare per abrogare l’ottavo emendamento della costituzione che ammette l’interruzione di gravidanza soltanto se la madre è in pericolo di vita, ma non in caso di stupro, incesto o anomalie fetali (neppure se mortali). Nel frattempo il ministero della Salute preparerà una proposta di legge che permetta l’aborto fino a 12 settimane di gravidanza.
Migliaia le donne che si recano in un altro paese per abortire
“So che si tratta di una questione estremamente personale e che per la maggior parte di noi non può essere vista in bianco e nero”, ha affermato il primo ministro irlandese Leo Varadkar. “Ma non possiamo continuare a esportare il problema e importare la soluzione”. Varadkar, laureato in medicina, fa riferimento alle migliaia di donne che ogni anno si recano in un altro paese per abortire: nel 2016 sono state 3.265, stando alle statistiche del dipartimento della salute britannico. Senza contare quelle che hanno ingerito pillole ordinate su internet.
In recent weeks many people, mainly men, have spoken about the personal journeys they have been on. We should remember the saddest & loneliest journey is made by Irish women who travel to other countries in their 1000s to end their pregnancies. These journeys don’t have to happen
— Leo Varadkar (@campaignforleo) 29 gennaio 2018
Come l’Irlanda ha accolto la notizia del referendum sull’aborto
La decisione è stata accolta con entusiasmo dal Consiglio nazionale delle donne e dalla Campagna per il diritto all’aborto, mentre gli attivisti pro life hanno parlato di “un momento molto triste e serio per il paese”. L’ottavo emendamento è stato approvato da un referendum del 1983, ma sembra che le opinioni degli irlandesi stiano cambiando. La March of choice, che si tiene ogni anno a Dublino per chiedere che le donne siano libere di scegliere, è giunta alla sesta edizione. Informazioni più precise sul referendum di maggio saranno fornite tra circa un mese.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le guerre scatenate dagli stati ci riportano a prima del 1945 e la tecnologia digitale favorisce le discriminazioni: non ci resta che la mobilitazione dal basso.
Gli irlandesi hanno detto sì: quasi il 70 per cento degli elettori ha votato a favore dell’aborto. Che diventerà legale entro fine anno.
Si chiamava Saly, aveva cinque anni. Nello scatto vincitore del World press photo 2024, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo, non si vede un centimetro del suo corpo senza vita. E non si vede nemmeno il volto della zia, Ines Abu Maamar, che lo stringe forte a sé. Mohammad Salem, fotografo dell’agenzia Reuters,
L’Europa ha varato il nuovo Patto migrazione e asilo: solidarietà solo volontaria tra Paesi, migranti trattenuti alle frontiere esterne dell’Unione.
Il Bundestag ha depenalizzato la cannabis a scopo ricreativo, ponendo Berlino fra le capitali con le leggi più “rilassate” di tutta l’Unione europea. L’Italia resta in fondo, smarrita in un dibattito ideologico.
La procura spagnola ha chiesto due anni e mezzo per Rubiales per abuso sessuale e per aver provato a fare pressioni sulla calciatrice.
All’1:30 circa (ora locale) del 26 marzo, una nave mercantile ha urtato il ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendolo crollare.
Oltre 300 milioni di persone hanno accolto il Nawruz, il Capodanno persiano che celebra la primavera con balli, canti, cibo e riti spettacolari.